Il progetto sportivo del Raków Częstochowa è uno dei più innovativi e ambiziosi non solo in Polonia, ma probabilmente persino nell’intera Europa.
C’è un paese nel cuore dell’Europa che è un concentrato di bellezza artistica, scorci naturalistici che sembrano prodigiosamente sfuggiti all’avanzata dell’Occidente. È abitato da un popolo che ha molto da insegnare, anche per la dolorosa e stoica fierezza con la quale ha saputo affrontare le intemperie della storia. I polacchi sanno sempre superare qualsiasi ostacolo e lo hanno dimostrato più volte nel corso dei secoli passati. Fieri e indipendenti, sono persone adattabili e ricche di inventiva, a volte sognatori e inguaribili romantici. Questi aspetti che accomunano il popolo polacco possono caratterizzare anche il mondo del calcio. A proposito di sogni e rinascita, c’è una squadra che sta portando avanti un progetto sportivo all’avanguardia, grazie a persone preparate e idee molto chiare. Questo club, come sempre accade nella storia della Polonia, è risorto dalle sue ceneri più forte di prima. Il club in questione è il Raków Częstochowa.
Il difficile passato del Raków tra fallimenti e rinascite
Il Raków ha sede a Częstochowa, centro spirituale situato nel sud del paese. È nota come la “Capitale della Corona di Polonia” e nutre di un’enorme considerazione. Qui è presente il santuario di Jasna Gòra, che ogni anno accoglie oltre quattro milioni di fedeli. È una delle mete di pellegrinaggio più famose d’Europa per via della Vergine Nera di Częstochowa: si dice che San Luca l’abbia dipinta e che vi sia ritratto il vero volto della Madonna.
Un riottoso hussita nel XV secolo osò sfregiarne il volto: la Madonna sanguinò miracolosamente e da allora divenne un simbolo dell’intera Polonia. Gli stessi re polacchi si recavano dinanzi alla Vergine Nera per renderle omaggio dopo essere stati incoronati. Częstochowa è dunque terra di miracoli. Tale si potrebbe definire il percorso che ha portato in poco più di un lustro il Raków dalla terza serie ai successi nazionali e alla seconda qualificazione consecutiva alle competizioni europee.
Sin dalla sua fondazione nel 1920, tra mancate iscrizioni e difficoltà economiche, il club rosso-blu ha attraversato lunghi periodi di crisi e continui fallimenti. Per esempio nel 1925, mentre operava sotto il patrocinio del Polska Partia Socjalistyczna, il Partito Socialista Polacco, e di un consorzio delle acciaierie locali, dovette cessare la propria attività per la mancata registrazione alla Federcalcio polacca. Fu nuovamente in vita appena due anni dopo sotto la denominazione di Robotniczy Klub Sportowy Raków, ovvero “Club Sportivo degli Operai”. Questo denota le sue radici proletarie e le difficoltà attraversate di lì a breve, specialmente durante l’occupazione tedesca durante il secondo conflitto mondiale.
Rinacque nel 1949 sotto forma di associazione sportiva, all’interno della quale venivano praticati basket, pallamano e atletica leggera. Dal 1960 al 1994, anno della prima storica promozione in massima serie, il Raków trascorrerà la propria storia nelle leghe minori. A seguire il triennio più buio, quello del 1999-2001, quando, in seguito a due retrocessioni di fila, la squadra si ritrovò in quarta lega.
L’uomo che ha cambiato la storia
Il 2015 rappresenta un anno cruciale per la storia del Raków. Tramite la sua azienda X-Kom, il giovane imprenditore Michal Swierczewski decide di passare da sponsor principale a proprietario del club. Attualmente X-Kom è una delle catene di negozi di apparecchiature elettroniche più famose in Polonia, nonché leader nazionale dell’e-commerce. Quella di Swierczewski è una storia di ambizione e duro lavoro, che parte da lontano. Da studente, insieme a due colleghi fondò nel 2002 un negozio di computer e componentistica elettronica varia. Alla luce del successo ottenuto, ha ampliato la propria offerta per soddisfare i bisogni di una clientela sempre più vasta e ha aperto almeno un punto vendita in tutte le principali città polacche. Oggi Swierczewski è presente nella classifica di Forbes tra gli uomini più ricchi d’Europa ed è uno dei personaggi più influenti di Polonia. In un’intervista rilasciata al magazine americano ha rivelato la filosofia che lo ha portato al successo attuale.
La forza del Raków
La prima scelta che fa nelle vesti di proprietario del club è quella di affidare la squadra a Marek Papszun, allenatore che conosce a menadito le serie inferiori polacche. Con Papszun s’instaura da subito una sinergia vincente, basata su un calcio divertente e coraggioso e sul modulo 3-4-3 come marchio di fabbrica. Dapprima è arrivata la promozione in Ekstraklasa nel 2019, ben 21 anni dopo l’ultima apparizione in massima serie. Dopo una prima stagione di assestamento conclusa a metà classifica, il Raków ha chiuso le due annate successive entrambe al secondo posto, dietro al Legia nel 2021 e al Lech Poznań nel 2022. Il campionato è effettivamente l’ultimo titolo rimanente, dal momento che il club rosso-blu ha vinto negli ultimi due anni sia la Coppa di Polonia che la Supercoppa polacca.
Senza alcun dubbio Papszun ha fatto maturare definitivamente un gruppo che vanta un intrigante mix di giovani talenti e veterani. Un fulgido esempio è rappresentato sicuramente da Kamil Piatkowski, difensore 22enne che ha già esordito con la Nazionale maggiore polacca e che il Red Bull Salzburg ha prelevato dal Raków per 5 milioni di euro. Si tratta di un giocatore che mostra non solo ottime abilità fisiche e mentali, ma anche una propensione al dribbling inusitata per un centrale di difesa, nonché grandi abilità in fase di impostazione e progressione palla al piede. Altri giovani talenti interessanti sono Ben Lederman, ex cantera Barça e con passaporto israeliano, il centrale rumeno Bogdan Racovițan e il 19enne portiere Kacper Trelowski.
La squadra dispone di un blocco centrale collaudato ed esperto. Il punto di riferimento in difesa è il croato Zoran Arsenić, che ancora non ha saltato un singolo minuto quest’anno. Agiscono con lui Stratos Svarnas, difensore greco in prestito dall’AEK Athens piuttosto abile in fase di copertura, e il connazionale Giannis Papanikolaou, tra i migliori del campionato per contrasti vinti. Le situazioni più scottanti vengono risolte da Vladan Kovačević, portiere bosniaco che vanta il minor numero di gol concessi a partita in Ekstraklasa. Completano il centrocampo il mediano Vladyslav Kochergin e i due esterni Patryk Kun e Fran Tudor, fondamentali in entrambe le fasi; quest’ultimo è anche il miglior assistman della squadra. La fase offensiva ruota attorno a Iván López detto Ivi, uno dei giocatori più fantasiosi del campionato polacco nonché capocannoniere della squadra, e al centravanti polacco Bartosz Nowak.
Una società ambiziosa è guidata da uomini ambiziosi
In un’intervista, il Direttore Sportivo Pawel Tomczyk ha affermato che i successi del Raków sono frutto della programmazione, passione e duro lavoro messo in campo da tutti i componenti della società. Ha inoltre rivelato che uno dei modelli seguiti è quello dell’Atalanta del presidente Percassi, soprattutto a livello giovanile. La società ha investito fortemente sullo scouting, mantenendo sempre un focus specifico per la ricerca dei talenti nell’area polacca. L’obiettivo è scovare, crescere e formare giocatori sia per innalzare il livello tecnico della squadra che per generare plusvalenze da reinvestire sulle strutture e sullo staff. Il prossimo obiettivo di Swierczewski, difatti, è la costruzione di uno stadio con una capacità di circa 15.000 posti e lo sviluppo di una Academy di alto livello.
Molto importante è stata anche la riforma dell’organigramma societario relativo ai piani alti del club. Wojciech Cygan è il Presidente del Consiglio di Sorveglianza e si occupa di questioni sportive, ma anche delle relazioni con amministrazioni locali e autorità. Adam Krawczak può sfruttare le sue capacità manageriali, sviluppate al di fuori del panorama calcistico, nel ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione. Questa netta ripartizione dei ruoli fa si che ognuno possa concentrarsi e adempiere al
meglio il proprio lavoro in maniera chiara e precisa. Persone ambiziose che condividono gli stessi valori creano un gruppo interessante con competenze commerciali, organizzative e sportive complementari. L’effetto sinergico di questi fattori permette ad un’azienda, così come ad una squadra di calcio, di essere vincente. E si sa, ogni successo porta sempre con sé nuove sfide.
Il progetto sportivo del Raków è solo agli inizi. La squadra rosso-blu è partita col piede sull’acceleratore e attualmente si trova in testa alla classifica, con sette punti di vantaggio sul Legia. L’ultima sconfitta risale allo scorso 3 settembre, sono arrivate 9 vittorie nelle ultime 10 partite tra campionato e coppa e l’ultima partita è terminata con un roboante 7-1 contro il Wisła Plock. Il traguardo della prima Ekstraklasa vinta si avvicina di giornata in giornata. Ma al di là dei successi sportivi, che altro non sono che degne ricompense del lavoro svolto da tutti i componenti di una società, il progetto sportivo del Raków Częstochowa è uno dei più interessanti e vivaci nel panorama calcistico europeo. Sarà il caso, a questo punto, di tenerlo d’occhio più da vicino per il futuro.
Immagine di copertina realizzata da PSM SPORT, base tratta da: Pagina Instagram del Raków Częstochowa
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