Il difensore centrale croato è tra i talenti più brillanti del panorama mondiale. E sullo sfondo per Vuŝković c’è il Tottenham…
Avere diciassette anni implica inevitabilmente la necessità di dover rinunciare a qualcosa. Non si può ancora guidare l’auto, non si può andare a vivere da soli, non ci si può sposare. Nella lunga lista di divieti, però, non figura il mettersi in luce come talenti generazionali nel panorama del calcio europeo. Deve essere (anche) per questo motivo che Luka Vuŝković, difensore dell’Hajduk Spalato, attualmente in forza al Westerlo, in Belgio, ha deciso di prendersi subito la scena. Non ancora maggiorenne, il centrale croato è già tra i migliori talenti U21 al mondo e vede davanti a sé un futuro radioso.
Vuŝković, il nuovo che avanza
Nato a Spalato, in Croazia, il 24 febbraio 2007, Vuŝković ha offerto segnali di predestinazione calcistica sin dalla più giovane età. Cresciuto in una famiglia di calciatori, dal bisnonno al fratello tutti hanno indossato la maglia dell’Hajduk, il giovane centrale ha mostrato il suo potenziale già agli esordi, inanellando una serie di record.
Due giorni dopo aver compiuto 16 anni, Vuŝković ha esordito in campionato contro la Dinamo Zagabria ed è così diventato il più giovane debuttante nella storia dell’Hajduk. Successivamente il colosso difensivo ha conquistato lo scettro di più giovane marcatore del club in partite ufficiali e quello di più giovane marcatore nella storia della UEFA Youth League.
Segnali importanti, che hanno spinto i media croati a definirlo come “un talento che nasce una volta ogni cento anni”. Opinione forte, rispetto alla quale però la reazione del ragazzo è stata sin qui impeccabile. Nell’anno in prestito tra Radomiak Radom (Polonia) e Westerlo (Belgio), Vuŝković sta in effetti confermando la rarità del suo talento mettendo insieme numeri semplicemente pazzeschi.
Il miglior difensore della Jupiler Pro League
Alto 1,93 metri, Vuŝković si distingue per forza fisica, abilità nel gioco aereo e capacità di lettura. Doti che lo rendono un difensore affidabile e determinante in entrambe le fasi, come dimostrano appunto i numeri.
Il dato che per primo balza agli occhi è quello relativo alla sua straordinaria incidenza offensiva. Nella stagione in corso, il classe 2007 ha già realizzato 6 reti in 21 partite. In questo modo Vuŝković è ad oggi il miglior difensore europeo per gol realizzati nei top-10 campionati, a pari merito con Osimenko (Rostov). Addirittura il difensore croato precede Yamal (Barcellona) e Ben Seghir (Monaco) nella classifica dei marcatori U19 stagionali.
Le statistiche realizzative non dicono però tutto del talento di Vuŝković. La stellina del Westerlo è, infatti, di gran lunga il miglior difensore della Jupiler Pro League anche per tutta un’altra serie di dati. Nel dettaglio, il croato è primo per corse progressive e tocchi nell’area avversaria ed è terzo per duelli aerei, passaggi chiave e salvataggi difensivi. Cifre che lo incoronano a tutti gli effetti come un giocatore d’elite.
Futuro radioso
Questi numeri, uniti alla leadership naturale che Vuŝković riesce a dimostrare in campo, lo rendono inevitabilmente un predestinato. Per chi lo scopre ora, però, è già troppo tardi. Nel settembre 2023, con una mossa sagace, il Tottenham si è già assicurato il suo cartellino, pagandolo 12 milioni di sterline all’Hajduk. Un investimento lungimirante, degno del senso dell’anticipo del ragazzo.
Il passaggio agli Spurs si consumerà nell’estate 2025 e rappresenta di certo un passo importante per la carriera di Vuŝković. In Premier League, contro i migliori giocatori e le migliori squadre al mondo, il classe 2007 potrà mettere alla prova il suo talento e crescere con ancora più convinzione.
Per qualità, maturità e personalità, Vuŝković ha tutte le carte in regola per “azzannare” la lega inglese e affermarsi quindi come uno dei migliori difensori della sua generazione. Il futuro è radioso: non resta che attendere l’avanzata della nuova gemma della straordinaria scuola calcistica croata.
Il meglio del calcio internazionale su Sottoporta: Nuovo format, vecchie polemiche: commenti sulla Champions
Immagine di copertina realizzata da Fabrizio Fasolino