Dopo tantissimi prestiti, Michael Hector ha finalmente debuttato in Premier. Non l’ha fatto però con il Chelsea, la sua squadra del cuore, con cui aveva accarezzato l’idea di un esordio perfetto nel campionato inglese.
Michael Hector, classe 1992, è un gigante di 193 cm. Londinese doc, ha scelto, però, la nazionale giamaicana, con la quale conta 30 presenze tra qualificazioni ai Mondiali, due Gold Cup e la Copa América Centenario 2016. Hector è da sempre un fan del Chelsea e John Terry è da sempre il suo idolo. Stesso ruolo, stesso cuore Blues. Sarà per questo motivo che ha sempre sognato di esordire in Premier League con la maglia del Chelsea, guidando il reparto arretrato.
Un inizio di carriera a stento
Nel 2009 entra a far parte della rosa Under18 del Reading, ma il club non crede tanto in lui. Cominciano dunque i prestiti: tra il 2009 e il 2015 arriveranno per lui ben 11 prestiti. Bracknell Town, Didcot Town, Havant e Waterlooville, Oxford City, Horsham, Dundalk, Barnet, Shrewsbury Town, Aldershot, Cheltenham e poi Aberdeen. In Scozia, nel 2013/2014, Michael Hector si fa finalmente notare. Il Reading lo valuta per bene e lo ritiene pronto per giocare in prima squadra. Hector è alla sua prima seria opportunità in Inghilterra, sempre inseguendo il suo sogno di esordire in Premier League. Il 2015 è un anno eccellente per lui, protagonista di una stagione ad alti livelli con il Reading. In FA Cup, i Royals si arrendono solo ai supplementari in semifinale contro il Chelsea. Nonostante la pressione, Hector tiene testa a Welbeck e Giroud, ma non può fare nulla con Alexis Sanchez. Le sue prestazioni non sono passate inosservate e le squadre di Premier cominciano a sondare il terreno. Arrivano i primi sondaggi e le prime offerte per lui; alla fine è una big ad assicurarsi le prestazioni di Michael Hector per il 2016. Non è una qualunque delle big inglesi, ma la big, la sola e unica squadra che il giamaicano desiderasse, ovvero il Chelsea.
L’amore per il Chelsea
Un giocatore tifoso che firma un contratto con la propria squadra del cuore. Cos’altro desiderare di più? Giocare con loro. Hector incontra l’allora allenatore Mourinho, che gli suggerisce di restare al Reading un altro anno, in prestito. Michael ci resta, nell’estate 2016 ritorna nei pressi di Stamford Bridge, ma il nuovo allenatore Antonio Conte non lo considera fondamentale per la sua rosa. Michael si allena duramente, partecipa al tour pre-stagione in Austria e USA, gioca pure le amichevoli. Tenta di convincere la dirigenza, ma non ci sarà nulla da fare. Il suo Chelsea non crede più in lui.
Riprende dunque la girandola di prestiti: Eintracht Frankfurt, Hull City e Sheffield Wednesday. Ogni anno al Chelsea Training Ground di Cobham, il campo d’allenamento della prima squadra del Chelsea, si ripete sempre la stessa storia. Ritiro con il Chelsea, qualche allenamento, qualche amichevole e poi l’annuncio dell’ennesimo prestito annuale. Nell’estate del 2019 Michael dice basta. Lui ha voglia di giocare e mettersi in gioco, tutto questo senza rimpianti.
“Non mi sarei mai sognato di firmare per il club che tifo. Quella era roba di fantasia. Sì, forse avrei voluto giocare in Premier League. Non saprò mai come la mia carriera sarebbe cambiata. Ma se la squadra che segui fin da ragazzino chiama, non puoi dire no. Non cambierei niente di questa scelta. Lo rifarei. So che sembra folle, ma rifarei tutto di nuovo.”
Michael Hector
L’atteso debutto di Michael Hector
Il Fulham, appena retrocesso dalla Premier League, cerca Hector a fine mercato, l’accordo last minute arriva per circa 7 milioni di euro. I Cottagers, però, mancano di pochi minuti la registrazione entro il tempo consentito e sono costretti a rinunciare all’apporto di Hector per i primi mesi della stagione. Michael Hector lascia definitivamente il Chelsea e si sposta più a ovest di Londra. Gli è stato permesso di potersi allenare con la squadra di Scott Parker. Hector si mette in evidenza in allenamento e finalmente a gennaio 2020 può assaggiare nuovamente il campo nell’esordio, vincente, contro una delle sue tante ex squadre, l’Hull City. In Championship saranno 25 presenze in totale con tanto di due assist, ma soprattutto una promozione tramite i play-off piuttosto meritata. Questo significa solo una cosa: Michael può finalmente esordire in Premier League. Quel sogno, troppo bello, l’ha solamente accarezzato con il suo Chelsea. Non desiderava altro che esordire proprio con la sua squadra del cuore, ma il calcio va così. Per Michael però è una grande rivincita personale, dopo tutti i prestiti e la sfiducia ricevuta.
Quest’oggi, contro l’Arsenal, a 28 anni compiuti, Michael Hector ha esordito in Premier League nella sua Londra. Il pensiero ora va alla prossima partita di campionato contro il Leeds United, con l’obiettivo di combattere per tenere ben stretta la Premier tanto agognata. In attesa del prossimo 16 gennaio, quando a Craven Cottage arriverà il Chelsea: non sarà l’esordio perfetto tanto sognato, ma sicuramente una piacevole rivincita per Michael Hector.
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Fonte copertina: theathletic.com