Mentre riparte il calcio argentino con la nuova Copa de la Liga Profesional, Boca e River devono risolvere alcuni problemi…
Finalmente si gioca anche in Argentina! Non ancora il campionato, ma la neonata Copa de la Liga Profesional, un torneo organizzato dalla Liga Profesional de Fútbol Argentino, il nuovo dipartimento interno della Federazione, creato per gestire il campionato, che ha sostituito la disciolta Superliga Argentina de Fútbol. Vi prendono parte le 24 squadre della Primera Division. Il calcio argentino ha una nuova linfa.
Divise in sei gruppi che giocano un girone all’italiana, le prime due di ogni girone accedono alla Fase Campeón, le altre due alla Fase Complementación. La fase Campeón sarà composta da due gironi da sei squadre ciascuno, le due vincitrici si scontreranno per il titolo e un posto in Libertadores. La fase Complementación, sempre composta da due gironi da sei squadre ciascuno, vedrà le squadre vincitrici sfidarsi per avere il diritto di giocarsi un posto in Sudamericana con la perdente della fase Campeón.
Il primo turno ha proposto subito dei risultati a sorpresa. Non può festeggiare con una vittoria le 300 partite in panchina con i Millionarios Marcelo Gallardo. Arriva infatti una sconfitta in casa per il River Plate, battuto 3-1 dal Banfield. Ad aggravare il bilancio è l’infortunio occorso ad Ignacio Fernández, in dubbio per la sfida di Libertadores di fine mese. Peggio ancora fa il Racing, che perde in casa 4-1 con il modesto Atlético Tucumán. Vince invece 2-1 il Boca a Lanús: apre Carlos Tévez, pareggia, con un gol viziato da un presunto fallo di mano, l’eterno José Sand (40 anni), risolve Ramón Ábila. Vince l’Indipendiente a Cordoba per 1-0, mentre pareggiano Vélez, Argentinos Jrs. e San Lorenzo.
Caos nelle big
Alla vigilia di tutto ciò è però esploso lo scandalo Boca. Qualche giorno fa sono state rese note le conclusioni di una lunga inchiesta che coinvolge la nuova giunta direttiva del presidente Jorge Amor Ameal ma soprattutto quella vecchia di Daniel Angelici. Soldi spariti, pagamenti per trasferimenti mai avvenuti, intermediari fantasmi e perfino un gruppo di ladri/hackers. Queste alcune delle accuse, che Ameal dice di aver denunciato appena insediatosi come eredità della presidenza anteriore.
Dall’inchiesta è fino ad ora emerso che Daniel Angelici ha anticipato la percentuale degli incassi per la vendita di Nahitán Nández al Cagliari e Darío Benedetto all’Olympique Marsiglia. Soldi che invece avrebbero dovuto essere inseriti a bilancio dalla nuova giunta. All’inizio di quest’anno, Ameal ha chiesto un audit sulla questione e i risultati confermano le sue accuse. Il rapporto parla di 13 milioni di euro non percepiti dalla nuova amministrazione. E’ spuntato un pagamento nel 2018 di 2,5 milioni di dollari al Talleres per la vendita futura di Cristian Pavón, che non si è poi mai concretizzata. Sono stati versati 830mila euro come commissione per l’intermediazione alla vendita di Benedetto all’Olympique ad un’impresa con sede in Olanda, la Essel Sports Managements. Questa però non risulta essere stata parte della trattativa per il giocatore.
Infine, altra denuncia grave, con sfumature tragicomiche, è la sparizione di 519mila euro da una quota del meccanismo di solidarietà del trasferimento di Leonardo Paredes dallo Zenit al PSG. Dalla Francia hanno potuto provare che il denaro è uscito dalle loro casse, ma non è mai arrivato in quelle del Boca. La spiegazione? L’apparizione di un gruppo di hackers che avrebbe rubato i fondi. Ameal dice di essere riuscito a convincere il PSG a ripetere il pagamento.
Anche se per motivi diversi, acque agitate anche in casa dei rivali del River Plate per uno scontro con la Federazione. Con il Monumental chiuso per lavori, il club ha chiesto di giocare le prime partite casalinghe al RiverCamp, il modernissimo centro di allenamento inaugurato il mese scorso.
La Federazione ha espresso un parere negativo, mentre altri club come l’Argentinos Juniors, il Racing e il Gimnasia si erano già detti contrari. “Il calcio argentino è un prodotto importante, non possiamo dare un’immagine di una gara di massima divisione e di un grande club come il River in un campo di allenamento. Non accade in nessun campionato del mondo” ha detto il presidente dell’Argentinos Cristian Malaspina. Il River ha giocato la prima partita contro il Banfield sul campo dell’Independente, il Libertadores de América, ma sarà una questione (tesa) da risolvere nelle prossime settimane…
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