Dopo anni di prestiti in giro per il mondo, José Ángel Esmorís Tasende, detto anche Angeliño, sembra aver finalmente trovato la sua dimensione a Lipsia, in maniera devastante.
Il RB Lipsia ha cambiato molto quest’estate. I soldi ricavati dalla cessione di Timo Werner sono stati reinvestiti non solo per i suoi sostituti, il norvegese Alexander Sørloth e il sudcoreano Hwang Hee-Chan, ma anche per il ritorno in prestito del terzino sinistro Angeliño dal Manchester City. Mentre i primi due stanno faticando a trovare la via del gol, lo spagnolo classe ’97 è incredibilmente il capocannoniere dei Die Roten Bullen con ben 5 centri in sole 10 partite.
Giramondo
Nonostante abbia solo 23 anni, Angeliño può considerarsi un vero e proprio giramondo, avendo già giocato in cinque paesi. Ha iniziato sulle spiagge della sua Galizia provando ad imitare il suo idolo Roberto Carlos. Partiva sempre dal basso, correndo e segnando più di tutti, tanto che era soprannominato El Potro (il puledro). Nonostante un talento indubbiamente spiccato, da giovane Angeliño si mostrava poco propenso al gioco di squadra e per incentivalo suo nonno gli prometteva un euro per ogni gol segnato e due per ogni assist.
Col tempo, però, ha affinato le sue pecche nel vivaio del Deportivo La Coruña e le sue ottime prestazioni hanno attirato le attenzioni di molte big europee, su tutte Barcellona e Real Madrid. Eppure la scelta ricade sul Manchester City, lontano dalla sua patria. Il motivo? Voleva imparare l’inglese, accettando anche un prestito oltreoceano, nel New York City Fc, compagine dove all’epoca militavano leggende come Frank Lampard e David Villa.
Seguono quindi altri due prestiti, prima al Maiorca, in Spagna, e poi al NAC Breda in Olanda. Nella terra dei tulipani si metterà in mostra ottenendo il premio di miglior terzino della competizione, con 3 gol e 6 assist. Eppure non basta come biglietto da visita per ritagliarsi uno spazio importante al Manchester City e così il classe ’97 accetta di tornare nuovamente in Olanda, questa volta al PSV Eindhoven, a titolo definitivo nell’estate 2018. Con la maglia dei Boeren Angeliño dà seguito all’ottima prima annata in Eredivisie: raggiunge la doppia cifra di assist e si distingue positivamente all’esordio assoluto in Champions League. A salvare Guardiola dal rischio di perdere uno dei terzini più promettenti del panorama europeo è la clausola di recompra fissata a 12 milioni, esercitata l’anno successivo dai Citizens.
Al suo ritorno a Manchester, per Angeliño sembra delinearsi finalmente una stagione da titolare nella formazione di Guardiola, anche a causa dei problemi riscontrati dal City sull’out di sinistra. L’anno precedente, infatti, il tecnico spagnolo ha dovuto adattare giocatori come Delph e Zinchenko in quel ruolo a causa degli infortuni di Benjamin Mendy. Sarà solo un’illusione: giocherà solamente 13 partite nella prima parte di stagione, di cui solo 6 in Premier League. Non resta che fare ancora le valigie e abbandonare per l’ennesima volta Manchester, destinazione Lipsia.
I due mentori: Guardiola e Nagelsmann
Al giro di boa della Bundesliga 2019/20, il RB Lipsia è campione d’inverno con un piccolissimo vantaggio sulle inseguitrici. Da pochi mesi sotto la guida del predestinato Julian Nagelsmann, i Die Roten Bullen stanno ottenendo grandi risultati grazie alla freschezza delle giovani leve e al gioco spumeggiante e verticale che ha portato anche alla prima storica qualificazione alle fasi finali della Champions League. E proprio per consolidare gli ottimi piazzamenti in entrambe le competizioni che l’ex allenatore dell’Hoffenheim chiede e ottiene rinforzi mirati per il suo aggressivo 3-4-3. Angeliño corrisponde al profilo perfetto per il ruolo di esterno sinistro di centrocampo. Infatti, oltre a garantire una buona copertura in fase difensiva, il galiziano è imprendibile quando parte in velocità. Con le sue sovrapposizioni è abilissimo a creare superiorità numerica, fornendo un più che discreto apporto tecnico alla manovra offensiva.
A differenza del coetaneo e connazionale Dani Olmo, anche lui arrivato a gennaio nell’est della Germania, Angeliño non ha risentito particolarmente dell’ennesimo trasferimento in terra straniera e si è ambientato rapidamente nella nuova realtà. Tutto frutto dei vari prestiti degli anni precedenti e della preparazione di un grande allenatore come Guardiola.
“Nei mesi in cui ho lavorato con Guardiola non mi sono accorto dell’impatto che stava avendo su di me. Ora, guardando i miei video, mi sto rendendo conto di quanto lui mi abbia cambiato.”
Angeliño con parole di stima per Pep
Dettaglio notato anche dal suo nuovo allenatore:
“Si è adattato rapidamente poichè proveniva da una grande squadra allenata da un grande allenatore. È curioso, ascolta e mette in pratica le cose, è un grande calciatore con tanta voglia di esprimersi sul campo.”
Julian Naglesmann sul suo nuovo innesto
Una nuova stella in quel di Lipsia
Dopo qualche partita di rodaggio, El Potro è diventato una pedina imprescindibile nello scacchiere di Naglesmann. Il suo contributo è stato importante per raggiungere il terzo posto in campionato e la seconda qualificazione consecutiva in Champions. E proprio in questa competizione che si mette maggiormente in mostra: un suo assist sarà decisivo per la storica qualificazione in semifinale dei Tori Rossi, contribuendo in maniera decisiva ad eliminare un cliente ostico quale è l’Atlético Madrid. Qualche settimana dopo arriverà anche il rinnovo del prestito, richiesto dallo stesso laterale spagnolo:
“Se devo essere onesto, sono tornato qui per Nagelsmann. Sono molto contento con lui e per il modo in cui ci fa giocare. Qualsiasi cosa che ci trasmette, le sue tattiche, mi stanno perfettamente”
Angeliño sul suo ritorno a Lipsia
Angeliño sa che Lipsia è la piazza giusta per continuare a stupire e in questo inizio di stagione lo sta confermando con numeri da capogiro: sono già 3 i gol segnati in Bundesliga in sole sette partite. E qualche settimana fa ha anche siglato una doppietta, la prima in carriera, in Champions League contro l’İstanbul Başakşehir. Di una bellezza unica il suo secondo gol: lancio di Nkunku, lo spagnolo stoppa di tacco il pallone, si gira con una mezza piroetta e fulmina il portiere con il suo sinistro. Il RB Lipsia si coccola Angeliño, treno instancabile della fascia sinistra e goleador a sorpresa. E chissà se dopo queste prestazioni Guardiola stia pensando di riprenderselo…
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Fonte copertina: RB Leipzig