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Il ritorno al Colo Colo del “Mago” Valdivia

“El Mago” Valdivia torna al Colo Colo, con una missione: salvare il club che per primo ha creduto in lui.

Due notizie, direttamente dal Sud America: quella brutta riguarda il Colo Colo, storica compagine cilena, ridottasi ad annaspare in ultima posizione, a quota diciotto punti, in Primera Division. Una situazione disperata. La buona nuova è il ritorno del Mago Jorge Valdivia, el Diez cresciuto proprio nel club bianconero.

La parabola del dispensatore di sogni

Valdivia è il classico esempio di giocatore del popolo, della tipologia alla quale appartengono i grandi fantasisti del Sudamerica, indolenti nel passo e infinitamente ricchi di classe nel tocco e fantasia nell’orchestrare la manovra. Ha fatto le fortune del Colo Colo allenato da Claudio Borghi, vincitore del torneo d’Apertura del 2006.

Dicono di lui che è come se possedesse una mappa mentale che gli consentirebbe di capire come e quando imbeccare i compagni.

Claudio Borghi ne parla come del più forte dopo Maradona, un onere ingombrante, ma Jorge non ci fa troppo caso, perché ama indirizzare la pelota a suo piacimento con una naturalezza impressionante.

Nella sua testa gli elogi lasciano il tempo che trovano. Giramondo, ha lasciato sempre un ricordo dolce, soprattutto al Palmeiras, dove viene acclamato come un essere dai piedi divini.

Magia y locura.

Nel 2015, trascina la nazionale cilena, insieme ad Alexis Sanchez, Arturo Vidal e Gary Medel, al primo titolo di campione del Sudamerica. Viene nominato miglior uomo assist, a quota tre, insieme a Leo Messi, un’infinità di passaggi sapienti per i compagni, la finale vinta ai rigori contro la Seleccion, nonostante una stampa avversa, la quale gli rimprovera ogni peccato, vero o presunto.

“Mi avete accusato di aver passato la serata con Vidal la notte del suo incidente in macchina, poi di aver avuto problemi con Sampaoli. Ho già pagato per i miei peccati, ora lasciatemi in pace”.

J. Valdivia

Ho vinto io, miei cari.

Valdivia rivelò agli occhi del mondo di rappresentare il simbolo tecnico tattico di una generazione finalmente vincente, l’uomo complicato che, con un pallone tra i piedi, riesce a mettere il mondo d’accordo.

Considerazioni

Jorge Valdivia ora è tornato a casa, la carta d’identità recita, alla voce data di nascita, 19 ottobre 1983. Contratto iniziale di tre mesi, terza volta al club bianconero di Santiago del Cile dopo i primi passi da professionista e l’esperienza da luglio 2017 a dicembre 2019.

Riuscirà nell’impresa di salvare l’unica compagine cilena ad aver vinto la Copa Libertadores e a non essere mai retrocessa? Il suo si rivelerà un sacrificio romantico, oppure un ritorno glorioso?

Huachipato – Colo Colo sarà la prima tappa del viaggio della speranza, per la salvezza del club, per dimostrare al mondo ancora una volta la sua grandezza da prestigiatore del fútbol.

Mago, pensaci tu.


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Fonte foto di copertina: pagina Facebook del Colo Colo

Di Luigi Della Penna

Classe 1996, mi definisco un cacciatore di storie e un mendicante di emozioni. Il calcio è vita, ma un'esistenza senza football non sarebbe la stessa cosa.

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