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Attenzione a… Filip Stevanovic

Attenzione a Filip Stevanovic, ala serba classe 2002 del Partizan Belgrado.

L’est Europa, in fatto di giovani calciatori, è una miniera d’oro a cielo aperto.
In particolare il Partizan, secondo la UEFA il secondo miglior settore giovanile a livello europeo dopo l’Ajax, continua a sfornare anno dopo anno talenti in grado di affermarsi ad alti livelli.
L’ennesimo ragazzo uscito dal vivaio dei “Crno-beli” è Filip Stevanovic, esterno d’attacco a cui è stata affibbiata da tempo l’etichetta di “Eden Hazard di Serbia”.

Il predestinato

Filip è nato a Užice il 25 Settembre 2002 e cresciuto a Arilje, nel sud della Serbia, in cui ha iniziato a dare i primi calci al pallone nel Vranić, piccolo club dove è stato prelevato dal Partizan quando era bambino.
Dai 9 ai 15 anni ha giocato sempre sotto età, arrivando ad esordire in prima a squadra a 16 nella vittoria 3-0 contro il Rad Belgrado , elemento che lo inserisce al terzo posto della classifica all-time dei più giovani esordienti della squadra della capitale, davanti al fiorentino Dusan Vlahovic.

“Ho sempre sognato di giocare per la prima squadra del Partizan. Sono passato attraverso tutte le categorie del settore giovanile, dai pulcini fino alla squadra maggiore, così ho imparato cosa significa indossare quell’emblema sacro che abbiamo sul petto.

Filip Stevanovic

Il dribbling? Un amore viscerale

Filip Stevanovic è un’ala sinistra in grado di svariare su tutta la trequarti campo, dall’esterno mancino a quello destro, passando per il ruolo di seconda punta.
Professione fantasista, specializzato nel dribbling e nel tagliare le gambe alle difese avversarie grazie alle sue accelerazioni. Naturalmente ambidestro, vuole sempre la palla fra i piedi, riuscendo ad abbinare qualità e quantità in fase offensiva.
Il baricentro basso inoltre gli permette di vincere spesso i duelli corpo a corpo contro gli avversari, la tecnica di base, invece, consente al ragazzo di infiltrarsi in area di rigore per dispensare assist, oppure cercare la conclusione direttamente in porta.

“Eden Hazard di Serbia” sì, ma con delle evidenti influenze “Neymariane” nel suo stile di gioco.
Doppi passo, carezze con la suola, tunnel ed una propensione quasi viscerale nel saltare l’avversario, lo rendono a primo impatto molto simile al fenomeno brasiliano, ma con una struttura fisica molto più riconducibile al folletto belga.

Rendimento e prospettive

Nella stagione appena iniziata in Serbia, ha già collezionato 6 presenze nella SuperLiga mettendo a referto due assist, 4 partenze dall’inizio e 2 dalla panchina.

Nella passata sono stati invece 33 i gettoni guadagnati in tutto l’arco dell’annata, 25 di queste in campionato, in cui ha segnato 7 volte e assistito i compagni 3. Uno dei risultati più importanti per Stevanović, oltre alla conferma nella rosa del Partizan, è stato il primo gol in ambito europeo nelle qualificazioni di Europa League contro il Connah’s Quay, e in seguito uno spezzone di partita giocato sotto le luci del Theatre of Dreams di Old Trafford.

Quando si trova con il pallone fra i piedi dà sempre l’impressione di poter creare qualcosa di importante per la sua squadra. Sicuramente ha alcuni aspetti del suo gioco da migliorare. Lo step fondamentale sarà quello di innamorarsi sempre meno del pallone. Le “skills” di qualità da PlayStation dovranno fare spazio alla quantità. In prospettiva è un giocatore che potrebbe andare in doppia cifra sia di gol che di assist in una singola stagione. Tutto sta nell’evolvere uno stile di gioco, per adesso, troppo barocco.

Futuro in Premier?

Per un’altra stagione, almeno, resterà in patria, ma non è un mistero che il Manchester United  gli abbia messo gli occhi addosso da tempo. Dopo averlo visionato da vicino in Europa League, i Red Devils l’hanno posizionato in cima alla lista dei desideri del futuro, nel frattempo chissà che qualche italiana non provi a portarlo nel nostro bel paese beffando gli scout di Solskjær. A questo punto non rimane che vederlo all’opera. Attenzione a Filip Stevanović, ala sinistra classe 2002 del Partizan. La Serbia ha una nuova stella


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Fonte immagine copertina: Profilo Instagram Filip Stevanovic

Di Massimiliano Mirabeni

Collaboratore di Sottoporta da 2 anni e founder di Dribbling - Parola al Calcio.
Amo scrivere e parlare di calcio ad ogni ora del giorno, cercando nel tempo libero di laurearmi in Chimica.
Sono nato ammirando l’Arsenal di Wenger e cresciuto nel segno del Barça di Pep Guardiola, ma il mio cuore apparterrà per sempre a Dimitar Berbatov.

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