Ha firmato in questi giorni il suo primo contratto da professionista fino al 2023 e la clausola rescissoria di 50 milioni di euro indica le aspettative riposte in lui dal suo nuovo club. Attenzione a Werton, dalla foresta amazzonica al Flamengo.
A 17 anni Werton de Almeida Rêgo, per tutti Werton, è già considerato uno dei prossimi pezzi pregiati della Gavéa: 11 gol in 15 partite, fino ad ora, tra squadra U17 e qualche apparizione con l’Under 20, dove ha lasciato il segno soprattutto nel Carioca di categoria, segnando 3 gol in quattro apparizioni.
Nato a Benjamin Constant, nello stato di Amazonas, vicino alla frontiera con il Perù, Werton si è trasferito a sei anni con la famiglia nella capitale Manaus. Quando ha otto anni, il padre Paulo lo iscrive in una delle tante “escolinhas” di calcio. E’ qui che incontra il suo primo allenatore, Roberley Assis, oggi nei quadri del Boavista in Portogallo.
Già a sei anni Werton dimostrava un grande potenziale. Calciava con tutti e due i piedi ed aveva una tecnica superiore alla media dei suoi coetanei.
Roberley Assis sul suo giovanissimo pupillo
Werton inizia a giocare per la scuola Pallas Atena che arriva alle semifinali del campionato scolastico.
Non eravamo una squadra forte, ma Werton faceva la differenza. Gli avversari lo temevano, avevano sempre una marcatura speciale per lui.
E’ chiaro che la scena calcistica di Manaus sta ormai stretta al piccolo Werton, così il padre manda una mail a tutte le principali squadre per proporre un provino.
“Hanno risposto in due: Botafogo e Flamengo. Non ho pensato nemmeno un attimo a quale accettare”.
Werton, però, si ritrova in un ambiente ben diverso da quello in cui primeggiava ed era trattato da piccolo campione.
Il primo giorno del provino a Rio non sono andato bene e siamo rimasti delusi pensando che fosse un viaggio perso. Con il passare della settimana sono migliorato e l’ultimo giorno il tecnico ha comunicato i nomi di coloro che erano passati. Eravamo circa 60 e ne hanno scelti sei. Non potevo crederci, ho iniziato a piangere e sono corso via.
Il padre è una figura sempre presente, ma mai ingombrante. Dopo la firma Werton lo ha infatti subito ricordato, pubblicando sui social uno speciale ringraziamento:
È una sensazione indescrivibile. Grazie a tutta la mia famiglia, principalmente i miei genitori, solo noi sappiamo cosa abbiamo passato in questi 8 anni per arrivare a questo momento, è la realizzazione non solo del mio sogno ma del nostro sogno. Quando ci siamo trasferiti a Rio abbiamo preso una piccola stanza, non c’era il letto, né il frigorifero, niente … Abbiamo comprato quei materassi gonfiabili e il secondo giorno si è rotto (ride). Sono stati tempi difficili e mi hanno aiutato a valorizzare quello che ho adesso. È un grande risultato, sono molto felice di fare un altro passo. Grazie Flamengo, la nostra storia è appena iniziata!”
Werton su Instagram
A differenza degli ultimi gioielli Vini Junior, Lucas Paquetá, Reinier, Jean Lucas e Yuri César, Werton vive una realtà diversa. Non è mai stato additato come un fenomeno precoce come i suoi predecessori e ci è voluto molto tempo per raggiungere la maturità fisica e tecnica che gli hanno permesso di distinguersi. Lo stesso giocatore ha ammesso
“Ho sofferto molto a causa del fisico. Ero minuto, piccolo, tutti erano più grandi e più forti. Sono persino andato con mio padre in una clinica per vedere se sarei cresciuto o no. Per molto tempo ho giocato poco e c’è stato un momento in cui ho chiesto agli allenatori cosa stesse succedendo. Mi hanno detto di stare calmo e fiducioso, che il club puntava su di me e che sarei esploso presto”
Attaccante veloce e dal dribbling facile, Werton possiede un innato senso del gol e, come detto precedentemente, calcia indistintamente con ambo i piedi. Ha certamente un fisico ancora in costruzione, ma nelle partite con la U20 ha dimostrato di saper affrontare anche difensori più strutturati. Sicuramente si tratta di uno dei più interessanti giocatori sudamericani soprattutto sul piano tecnico. La sua rapidità e agilità lo rendono un incubo per le difese avversarie; la sua intelligenza tattica gli consente di imbastire le trame offensive e di rendersi pericoloso su tutto il fronte d’attacco.
Werton sembrerebbe essere un nuovo interessante prospetto del Brasile. Il Flamengo se lo tiene stretto il suo nuovo diamante grezzo. Noi, intanto, vi consigliamo di tenerlo d’occhio: in futuro si sentirà parlare di lui.
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Foto di copertina tratta da: globoesporte.globo.com