Dopo aver vinto il premio Giovane dell’anno in Jupiler Pro League la scorsa stagione, quest’anno Yari Verschaeren era chiamato a confermarsi ad alti livelli.
Il giovane centrocampista belga è riuscito ad affermarsi come uno dei migliori prospetti del campionato, guadagnando i galloni da titolare e le prime chiamate in nazionale.
Classe 2001, lo scorso anno Verschaeren aveva disputato 11 partite con la maglia dell’Anderlecht, riuscendo a stupire per la sua tecnica cristallina e il suo spiccato senso della posizione.
Quest’anno le presenze sono quasi raddoppiate, e solo l’interruzione del campionato gli ha impedito di collezionarne più delle attuali 21.
Profilo
Verschaeren è poco avvezzo alle conclusioni da fuori area e al gioco ipercinetico e verticale che caratterizza la nostra epoca. Tuttavia, sa come rendersi pericoloso in prossimità della porta, mantenendo sempre una grande lucidità.
Verschaeren è anche un giocatore molto versatile: trequartista di nascita, ricopre generalmente il ruolo di ala nel 4-3-3 dell’Anderlecht. Destrorso, può giocare su entrambe le fasce. Quando viene schierato a piede invertito tende a tagliare dentro al campo per lasciare spazio alle sovrapposizioni del terzino o provare la conclusione. Viceversa, quando si trova a destra cerca di allargarsi, sfruttando al massimo l’ampiezza del campo. La media di 3,5 passaggi in area avversaria a partita e il suo 80% di precisione nei passaggi compiuti nel terzo finale del campo ci presentano un giocatore che sa sempre effettuare la giocata migliore e che ha una grande velocità decisionale, utilissima in situazioni con spazi e tempi ristretti.
Fase offensiva
Nonostante non sia velocissimo, è dotato di una tecnica eccellente e di un controllo palla sublime.
In questo goal contro il Gent si vedono tutta la visione di gioco e l’intelligenza posizionale di Verschaeren: riesce ad intuire in anticipo le mosse dei compagni di squadra e sorprende il terzino avversario nonostante fosse partito con diversi metri di svantaggio. A quel punto, non può fallire il più facile dei tap-in, portando in vantaggio i suoi.
Per le ridotte dimensioni fisiche – è alto solo 1,72m – e lo stile di gioco, in patria è stato spesso paragonato ad Eden Hazard. Le movenze con le quali riesce ad eludere il diretto marcatore, uscendo palla al piede anche da situazioni spinose, ricordano in effetti il folletto in forza al Real Madrid. Le abilità nel dribbling e la freddezza di fronte al portiere emergono nella rete segnata al Charleroi ad ottobre.
Debolezze
A volte Verschaeren pecca di concentrazione, sbagliando passaggi semplici e appoggi facilissimi per un giocatore con la sua tecnica. Tende ad esaltarsi in situazioni intricate, commettendo errori di superficialità quando ha tempo di giocare il pallone. Talvolta, alcuni errori hanno dato modo agli avversari di ripartire in contropiede, causando non pochi problemi ai suoi compagni di squadra. Tuttavia affidare il pallone a Verschaeren è spesso sufficiente per vedere il giovane talento belga inventare un’azione interessante.
Data la giovane età, ha ancora tempo per migliorare la sua gestione delle pause e la sua concentrazione durante i novanta minuti. Limando questi difetti potrà imporsi come uno dei migliori giocatori belgi della sua generazione. Ha tutto il potenziale per esprimersi ad alti livelli, e probabilmente già nei prossimi anni potremmo vederlo in Premier League sulle orme dei connazionali Kevin de Bruyne e Youri Tielemans. Il futuro è tutto nelle mani di Yari Verschaeren.
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