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Come se la cavano gli Under 21 del mercato invernale?

Indifferentemente dal proprio status, sempre più realtà calcistiche stanno puntando su prospetti giovanissimi concedendo loro più e più minuti. Che venga fatto per gettare le basi del futuro del club, per trasmettere degli ideali o semplicemente per ricavarne quanto più possibile, sono diverse le società che hanno puntato su ragazzi appena maggiorenni nel recente mercato di riparazione, con risultati più o meno visibili. Di seguito proponiamo una lista sui principali talenti Under 21 che, durante l’ultimo mercato invernale, hanno cambiato squadra e scelto di virare su altri progetti.

Decisamente uno dei nomi più caldi e in vista dell’elenco di ragazzi Under 21, la spesa di 12 milioni del Como per il classe 2005 Assane Diao dal Real Betis sembra già aver dato i suoi frutti. Dopo l’approdo in prima squadra e l’esordio in Europa League e in Liga già nella stagione 2023/24, nella prima metà di stagione corrente Diao ha spesso fatto parte delle rotazioni del tecnico Manuel Pellegrini.

Ciononostante, il club biancoverde ha deciso di fare cassa e Diao passa alla corte di Fàbregas, stregando la Serie A: segna contro il Milan già alla sua seconda gara in riva al lago, poi decide le vittorie contro Fiorentina e Napoli, portando 5 reti in totale e contribuendo ai 10 punti ottenuti dai suoi contro formazioni nella parte sinistra della classifica. Assieme a Nico Paz e tanti altri, Assane Diao sta portando il progetto giovani di Fàbregas ad una salvezza tranquilla.

Giovanissima ala ivoriana mancina, la scalata di Bazoumana Touré è stata a dir poco vertiginosa. Ennesimo talento della fucina dell’ASEC Mimosas, appena un anno fa il classe 2006 sbarcava all’Hammarby, dove impressiona chiunque segnando 9 gol e fornendo 3 assist in 23 presenze. Durante la pausa invernale del campionato svedese è l’Hoffenheim a scommettere sull’Under 21 ivoriano, sborsando 10 milioni di euro e rendendolo la cessione più onerosa nella storia del club biancoverde.

Nonostante le qualità mostrate e la cifra spesa dall’Hoffenheim, Touré fin qui ha visto il campo con il contagocce. Christian Ilzer gli ha concesso solo 59 minuti tra i titolari, divisi in 5 gare. Bazoumana Touré ha ancora tanto da dimostrare, ma ha anche tutto il tempo e le capacità per imporsi in un campionato competitivo come la Bundesliga.

Prodotto del vivaio Lorient e figlio di Elie Kroupi, Eli Junior Kroupi vestirà a partire dal prossimo giugno la maglia del Bournemouth: le Cherries sono rimaste impressionate dalle potenzialità della punta francese, che si è fatta notare sin da subito segnando gol pesanti con il Lorient B. È approdato in prima squadra nella stagione 2022/23, divenendo allora il terzo esordiente più giovane della storia della Ligue 1: i suoi 5 gol e 3 assist, tuttavia, non sono sufficienti per evitare la retrocessione del suo Lorient nella stagione successiva.

Dopo la vittoria dell’Europeo di categoria da titolare con la Francia U19, il periodo in Ligue 2 si rivela prospero per il classe 2006. Sono finora 13 le reti in campionato, di cui 6 siglate dopo la sosta di dicembre – con il Bournemouth che ha lasciato il talentino Under 21 in prestito agli arancioneri. Sotto i futuri dettami di Iraola, dall’anno prossimo gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sul giovane Kroupi.

Già nel giro della nazionale maggiore bosniaca e corteggiato da diversi top club come il Napoli, Amar Dedić a gennaio ha firmato col l’Olympique Marsiglia di De Zerbi un prestito di 1,5 milioni di euro con opzione per il riscatto fissata a 10. Dopo la gavetta tra le giovanili del RB Salisburgo e i prestiti a Liefering e Wolfsberger, il duttile terzino bosniaco parte integrante nella linea difensiva dei giganti austriaci.

Oltre ad una spiccata propensione offensiva – testimoniata dai 16 assist serviti nelle ultime 3 stagioni – Dedić ha dimostrato solidità difensiva e leadership anche in campo europeo, capitanando il Salisburgo in più occasioni tra campionato e Champions League. Il passaggio all’OM in Ligue 1 sembra aver convinto tutto, specie Roberto De Zerbi: l’allenatore italiano lo sta impiegando sempre di più concedendogli di volta in volta maggiore minutaggio, e il terzino 22enne ha ripagato il favore convincendo sia giocando a destra che a sinistra.

Il nome di Mika Biereth è arrivato sulla bocca di tutti proprio per via dell’impatto devastante che il giovane danese ha avuto con la maglia del Monaco: 11 reti e 2 assist in appena 9 gare (1 G/A ogni 56 minuti) di Ligue 1, con ben 3 triplette già a suo nome. Biereth è un attaccante proveniente dal vivaio del Fulham, acquistato successivamente dall’Arsenal, con cui però non riesce mai ad esordire in prima squadra.

Tanti gol tra Under 21 e Under 23, poi Waalwijk e Motherwell prima del passaggio in prestito e poi a titolo definitivo allo Sturm Graz nell’estate 2024 hanno fatto sì che Biereth potesse acquisire abbastanza esperienza: questa stagione tra Champions League e Bundesliga austriaca aveva già siglato 13 gol e 5 assist in 24 apparizioni, numeri convincenti abbastanza da farsi notare dal Monaco che sborsa 13 milioni per portarlo nel Principato. E per il momento le attese sul classe 2003 stanno venendo ampiamente ripagate.

Il mondo e la routine di Juma Bah è stata completamente stravolta nel giro di sei mesi. Nell’agosto 2024 l’imponente difensore centrale (195 cm di altezza) era il titolare inamovibile per l’AIK Freetong, formazione militante in Sierra Leone. Il mese successivo è il Real Valladolid, su consiglio dello scout Pachu Martínez, a scommettere su Bah, che in poco tempo diventa titolare fisso in prima squadra.

Il suo talento attira i principali club europei, su tutti il Manchester City che lo acquista per 6 milioni per poi girarlo immediatamente in prestito al Lens dopo l’arrivo di Khusanov in maglia sky-blue. Con la maglia giallorossa il nazionale sierraleonese 2006 sta convincendo allenatore e addetti ai lavori, portando a casa già due porte inviolate nel mese di marzo. Abile nei recuperi e quasi imbattibile nei duelli aerei, solo il cielo è il limite per Juma Bah.

Salito alla ribalta come capitano della nazionale tedesca U19, nonché già campione d’Europa e del mondo con l’U17, le qualità del difensore centrale 2006 Finn Jeltsch hanno attirato l’attenzione dello Stoccarda. Dopo aver rapidamente scalato le formazioni giovanili del Norimberga ed essere stato lanciato dall’allenatore Miroslav Klose, diventando il pilastro difensivo del club, Jeltsch è passato allo Stoccarda per circa 10 milioni nel gennaio 2025.

Anche nel Baden-Württemberg il centrale ‘06 sembra essere entrato subito nei meccanismi di mister Hoeneß, che lo ha subito lanciato in campo sia sul centro destra nella difesa a 4 sia braccetto nei 3. Dopo aver dimostrato le proprie doti da difensore centrale moderno, risultando essere uno dei migliori Under 21 al mondo nel suo ruolo, l’avventura di Jeltsch allo Stoccarda può rivelarsi uno step intermedio prima dell’approdo in un top club.

Lucas Hey, tecnico e versatile difensore centrale danese classe 2003, nel giro di 4 stagioni tra i grandi si è distinto tra i migliori prospetti del campionato danese: prima con la maglia del Lyngby e poi con il Nordsjaelland, Hey si è rapidamente imposto come leader difensivo e titolare fisso dimostrando ottimo senso della marcatura, dell’intercetto e tanto coraggio nei duelli difensivi.

Queste qualità hanno convinto un’altra fucina di talenti – l’Anderlecht – a puntare sul titolare dell’U21 danese. Per soli 3 milioni di euro i viola hanno scovato un’altra gemma divenuta immediatamente perno della difesa, nonché recentemente impiegato da mister Hubert al fianco di Dendoncker nel centrocampo del suo 4-2-3-1.

Esmir Bajraktarević è l’esempio lampante dei passi da gigante compiuti dal movimento calcistico statunitense: nato nel 2005 nel Wisconsin da genitori bosniaci – di cui ha scelto la nazionalità nonostante l’esordio a stelle e strisce – Bajraktarević esordisce con la maglia dei New England Revolution a 17 anni nel 2022.

Ala versatile impiegabile su tutto il fronte offensivo, Bajraktarević ha avuto modo di acquisire esperienza in MLS e CONCACAF Champions Cup prima di attirare l’attenzione del PSV, formazione che ha un certo feeling con i talenti americani – vedasi Pepi, Tillman e Dest. Bajraktarević ha già esordito con la formazione U21 e con la prima squadra in Eredivisie e Champions League, ed è solo questione di tempo prima che cominci a far parte dell’undici titolare con regolarità.

Funambolica ala sinistra mancina, Heriberto Jurado è l’ultima scoperta del vivaio del Club Nexaca. A gennaio i biancorossi hanno accettato l’offerta del Cercle Brugge, che con poco meno di 2 milioni di euro hanno portato a casa uno dei migliori prospetti Under 21 del calcio messicano.

Dopo aver stupito con la rappresentativa U20 e U23 messicana ed essersi fatto le ossa in Liga MX, il classe 2005 ha convinto il club belga a puntare sulla sua velocità, il suo estro e il suo dribbling nella seconda metà di stagione. Nonostante abbia collezionato appena 11 minuti in campo – tra cui l’esordio in Conference League nell’ottavo di ritorno contro lo Jagellonia – Jurado mostra un gran potenziale e il campionato belga può essere un’ottima rampa di lancio verso campionati più prestigiosi.

Che il Marsiglia sia una delle più grandi fucine di talenti del mondo, lo si sa. Enzo Sternal è solo uno dei tanti potenziali crack che sono passati per il vivaio OM e che hanno messo a ferro e fuoco la concorrenza. Dopo aver messo a segno 15 gol e 1 assist in 29 partite con l’U19 nella scorsa stagione, Roberto De Zerbi decide ad agosto di far esordire il classe 2007 in prima squadra rendendolo (al tempo) il secondo esordiente più giovane della storia della Ligue 1.

Polivalente in ogni ruolo dalla trequarti in su, Sternal continua a stupire con i pari età e a gennaio viene acquistato dall’RSCA Futures per soli 500mila euro: con la squadra B dell’Anderlecht in Challenger Pro League – la seconda divisione belga – il classe 2007 inizia alla grande siglando 2 reti nelle prime 6 partite, ma in allenamento si rompe il legamento crociato anteriore del ginocchio. Nonostante la stagione del franco algerino sia giunta anzitempo al termine, il talento di Enzo Sternal uscirà senza dubbio col tempo.

Nel complesso, si può affermare che gli investimenti di gennaio e febbraio stiano effettivamente fruttando. Molti ragazzi hanno avuto già modo di trovare spazio nei loro nuovi club; chi ancora non vi è riuscito, è comunque monitorato giornalmente e protetto per poter sviluppare al massimo il potenziale.

Nessuno sa dire poi con certezza quale sarà il loro futuro. Una cosa è certa: le potenzialità per dire la loro nel calcio che conta ci sono, il tempo a disposizione per migliorare, imparare e sbagliare anche. Nel giusto ambiente e con la dovuta pressione sulle loro spalle, questi giovani prospetti hanno tutte le carte in regola per farsi un nome e diventare i grandi del futuro.


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Immagine di copertina realizzata da Fabrizio Fasolino

Di Alessandro Scognamiglio

Nato nel Luglio del 2000, comincio a scrivere di calcio nel marzo 2022. Sin da piccolo nutro un amore smisurato per il calcio, le telecronache e la geopolitica.

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