Ritorno al passato per Arjen Robben, che riprenderà a giocare dove tutto è cominciato, al Groningen. Troppo forte il desiderio di ritornare in campo. A 36 anni suonati, l’olandese compie un atto di coraggio e di amore.
Arjen Robben lo avevano visto, a inizio giugno, al centro sportivo del Bayern Monaco. A Säbener Straße si allenava duramente. Ma per quale fine? Tenere una discreta forma fisica? In Baviera hanno pure creduto a un suo tesseramento per le partite finali, a Bundesliga ormai decisa. Arjen Robben nascondeva una sorpresa, vale a dire il suo ritorno sul rettangolo di gioco. Sorpresa, ma non troppo, in verità.
“All’inizio il calcio non mi mancava affatto ma poi c’è stata una fase in cui il richiamo si è fatto sentire. Ho pensato più volte che forse mi sarebbe piaciuto tornare a giocare ancora per un po’.”
Arjen Robben
A fine aprile aveva fatto capire così quanto il calcio gli mancasse, ma nessuno poteva aspettarsi un suo ritorno in campo. Lo farà dove tutto ebbe inizio: nel nord dell’Olanda, a Groningen. Ha 12 anni quando dal VV Bedum, la piccola società del suo paese natale, passa al Football Club Groningen.
Dribbling ubriacante. Velocità supersonica. Tecnica sopraffina.
Tra le giovanili dei Trots van het Noorden, quelli orgogliosi del Nord, se ne parla un gran bene. Non è un caso che a nemmeno 17 anni debutti in prima squadra. Un quarto d’ora per cercare di sbloccare lo 0-0 contro l’RKC Waalwijk. Arjen non ci riuscirà, la partita finirà a reti inviolate, però il percorso sportivo di “Alien” era cominciato.
Importante sin da subito
Una dozzina di minuti nella goleada contro il De Graafschap e fu così che, contro il Feyenoord, l’allenatore Jan van Dijk lo lancia titolare. 88 minuti in cui Arjen fa intravedere tutte le sue qualità. Jan non può farne più a meno. Nella stagione di debutto, quella 2000/2001, Robben totalizza 18 presenze, mettendo a segno 2 goal e un assist.
Il primo goal in Eredivisie e quell’unico assist stagionale avvengono nella stessa partita, una delle partite più sentite. Quella contro l’Ajax, la squadra più forte dei Paesi Bassi. Nello storico Oosterpark Stadion, Arjen serve l’assist dell’1-1 a Hugo e poi impatta il 2-2. Tutto in 15 minuti. La partita finisce 3-3 ma il giorno dopo i media olandesi si concentrano su quel ragazzo, ormai diventato da qualche mese diciassettenne. “Ma quanto è forte”?
La stagione 2001/2002 è molto importante per Arjen, deve essere la stagione dell’esplosione. E così fu. Il nuovo mister, Dwight Lodeweges, lo considera un titolarissimo. 28 presenze, 6 goal e 3 assist lo score finale in Eredivisie, più i 4 goal in 6 presenze di coppa nazionale. Il PSV Eindhoven a fine stagione lo vuole a tutti i costi. Chelsea, Real Madrid e, ovviamente, Bayern Monaco sono state le squadre di un giocatore fortissimo ma forse troppo spesso limitato dai suoi muscoli.
Le incognite sul fisico non rovineranno la festa
Adesso il figliol prodigo ha voluto rimettersi in gioco con la sua prima vera squadra. Il campo gli è mancato troppo ed un ritorno così non può che essere romantico. Ma sarà proprio la tenuta fisica l’incognita di Arjen Robben per la prossima stagione. Quante volte si infortunerà? I suoi muscoli di cristallo andranno tenuti costantemente sotto osservazione. Arjen giocherà, raramente concluderà due, tre partite consecutive per tutti i 90 minuti, ma giocherà.
Per il Groningen l’innesto di Arjen Robben significa veramente molto. Il club potrà ambire a qualcosa in più dell’ottavo posto in campionato, la posizione che il Groningen aveva prima che la federazione decidesse di sospendere tutto. Per una delle città più importanti dell’Olanda settentrionale, la prossima stagione sarà una festa, anche se il coronavirus ha arrecato problemi economici al club. L’aiuto però non manca, parola di Arjen Robben:
“È bello vedere come tutti hanno supportato il club. L’ho supportato anche io e mi son chiesto cos’altro avrei potuto fare per il Groningen. Nelle ultime settimane ho avuto molte conversazioni con lo staff del club. E forse più di ogni altra cosa ho ascoltato la chiamata dei tifosi: ‘Arjen, segui il tuo cuore’. Sarà una dura sfida fisica ma ci proverò. Lavorerò sodo e quando tutto andrà bene mi unirò al team per il primo allenamento della nuova stagione”.
Arjen Robben
Segnatevi la data: 1 luglio 2020. Uno dei sinistri più belli della storia del calcio ritornerà ufficialmente ad essere un giocatore. A Groningen non vedono l’ora.
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Fonte copertina: IG Arjen Robben