La punta del Gent è pronto a lasciare la Jupiler Pro League. La sua natura di attaccante atipico lo rende uno dei calciatori più interessanti del panorama europeo: dove può arrivare la sua straordinaria fame di gol?
Never give up, never give up / On a good thing. Questo grido, lanciato anni fa dalla band canadese dei Boulevard, ha ispirato diverse generazioni, indirizzandole verso il coraggio e la determinazione nei momenti più complicati. L’ha fatto suo anche Jonathan David, giovane attaccante canadese (toh) che, dopo un difficoltoso avvio di carriera, si sta conquistando – passo dopo passo – la sua good thing.
Bruciare le tappe
Malgrado la giovanissima età – compirà 21 anni nel prossimo gennaio – David ha da sempre dovuto fare i conti con il cambiamento e l’adattamento a nuove realtà. Nato in America da genitori haitiani, all’età di 3 anni si trasferisce in Canada, paese nel quale muove i primi passi da calciatore. Il percorso è assai tortuoso, al punto tale che, poco prima del passaggio in Europa, David milita in una squadra amatoriale della città di Ottawa. Non esattamente il biglietto da visita migliore per fare il salto nel calcio che conta. E infatti, prima della firma con il Gent, David è costretto a mandare giù più di un boccone amaro. Lo scartano in fila Stoccarda, Red Bull Salisburgo e Anderlecht. Lo stesso provino con il Gent nasce sotto una cattiva stella, come rivelato dallo stesso ragazzo, ma il club belga decide comunque di puntare su di lui.
A due anni e mezzo di distanza da quel giorno, si può affermare con certezza che si sia trattato di una scelta vincente. Da lì in poi il giovane David non si è più fermato, bruciando letteralmente le tappe. Il 4 agosto 2018 segna all’esordio in Jupiler Pro League, si ripete 5 giorni più tardi nel terzo turno preliminare di Europa League.
Un anno più tardi, il 19 settembre 2019, bagna con una doppietta al Saint-Étienne anche la sua prima gara ai gironi. Una simile statistica non può essere frutto del caso, visto che anche con la nazionale canadese David ha fatto lo stesso. Dopo la doppietta al debutto contro le Isole Vergini (9 settembre 2018), si è ripetuto nella Gold Cup 2019, dove ha conquistato il titolo di capocannoniere con 6 centri, di cui 2 all’esordio, in appena 4 match.
Un attaccante atipico
La forte attitudine mentale e i numeri straripanti dicono tantissimo sulle qualità di David, ma non tutto. Ciò che stupisce è che il talento classe 2000 abbia sviluppato una tale leadership e un simile feeling con il gol senza giocare nel ruolo di centravanti.
David ha messo a segno 33 gol stagionali partendo quasi sempre nel ruolo di esterno o di seconda punta, capitalizzando al massimo le sue caratteristiche tecniche. Dietro alle statistiche da urlo non c’è infatti un mero opportunismo in fase di finalizzazione, bensì una straordinaria capacità di giocare con i compagni e di leggere le azioni. Al fisico esplosivo, infatti, David unisce un decision making e un dinamismo tattico assolutamente atipici.
I numeri e le caratteristiche fisiche sono quelle di un numero 9, ma il talento di David – e questo è ciò che lo rende unico – non può essere affatto ridotto ad un numero o ad un ruolo. È un calciatore dinamico: un po’ 9, un po’ 10, un po’ 11, che sa fare tutto con personalità ed efficacia.
In un calcio sempre più “fluido” come quello moderno, le sue qualità sono assai apprezzate e ricercate. Non a caso, il giovane attaccante canadese è tra i talenti più in vista sul mercato internazionale. Quale sarà la sua scelta? Quali sono le sue prospettive di carriera nel medio-lungo periodo?
Cosa aspettarsi
Nel corso degli ultimi mesi il Gent ha respinto diverse offerte, anche da club italiani, ma il destino di David pare essere lontano dal Belgio. Dopo aver dimostrato di essere il miglior giocatore della Jupiler Pro League, il ragazzo vuole giustamente misurarsi con un altro campionato. La sua intenzione è quella di compiere un passo intermedio, trasferendosi in una squadra che gli consenta di essere ancora leader e di portare a compimento il suo percorso di crescita. La soluzione Lille è per questo la più gradita, tant’è che il giocatore ha confidato a L’Equipe di voler trasferirsi presto in Francia.
La Ligue 1 potrebbe essere lo step ideale prima di giocare in un top club, destinazione naturale di un talento simile. Volendo approfondire il discorso e immaginare i futuri sviluppi della sua carriera, si potrebbe ipotizzare un passaggio al Liverpool. Il suo particolare dinamismo offensivo e la capacità di svariare su tutto il fronte d’attacco lo rendono un giocatore perfetto per gli schemi di Klopp.
Volendo restare sul concreto, invece, l’obiettivo di David è quello di diventare un giocatore di fama mondiale entro il 2026, anno dei Mondiali di Canada, Usa e Messico. Considerato il suo percorso con i Canucks – 11 gol in 12 presenze -, la stella del Gent può puntare a scrivere la storia, portando il Canada – con l’aiuto di Alphonso Davies – a competere per traguardi mai immaginati.
Immagine di copertina tratta da: Instagram Jonathan David
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