L’attaccante dello Sporting e il suo rendimento da sogno. Nel suo futuro c’è la Premier League?
Ogni epoca calcistica è caratterizzata dall’impatto di determinati prototipi di giocatori. Con il passare del tempo, l’evoluzione del gioco attraversa fasi in cui alcuni ruoli – e certe caratteristiche – riescono ad assumere una centralità sempre maggiore. Da questo punto di vista, gli ultimi anni hanno visto l’affermazione di numerosi profili: i terzini capaci di giocare dentro al campo, le ali esplosive nel dribbling, i centravanti con eccellenti doti in rifinitura. Fa parte di quest’ultima categoria, e non a caso si sta ritagliando un ruolo da protagonista, Viktor Gyökeres, attaccante svedese dello Sporting Lisbona. In questo avvio di stagione, infatti, il classe ’98 si sta mettendo in mostra come uno dei migliori d’Europa e sta attirando a sé gli occhi di tante big.
Gyökeres, impatto da favola
Quando si analizza il percorso dell’attaccante nato a Stoccolma, c’è un dato che balza immediatamente agli occhi. Prima di trasferirsi in Portogallo, nell’estate scorsa, Gyökeres non aveva disputato nemmeno un singolo minuto nei campionati di massima divisione. Dopo gli inizi in patria, caratterizzati da un’eccellente percentuale realizzativa, il centravanti dello Sporting era stato acquistato dall’ambizioso Brighton, senza però mai riuscire ad esordire. Da lì una lunga serie di prestiti, tra seconda divisione inglese e tedesca, fino al passaggio al Coventry.
Solo nelle West Midlands, in Championship, Gyökeres era riuscito ad offrire un saggio delle sue reali potenzialità. 41 gol in due anni e mezzo, un bottino di tutto rispetto. Eppure non giudicato sufficiente per tranquillizzare i tifosi portoghesi, un tantino perplessi – al suo arrivo – per la scarsa, anzi nulla, esperienza ai massimi livelli. Malgrado un background non esattamente incoraggiante, però, l’impatto dello svedese in Primeira Liga – e non solo – è stato a dir poco devastante. In pochi mesi l’attaccante ha messo a referto 15 gol (in appena 17 apparizioni), colpendo le big, lasciando il segno in Europa League e diventando il centravanti titolare della Nazionale svedese. Uno score eccellente, che va al di là delle sole statistiche realizzative e include una completezza prestazionale da top player.
Un 9 moderno
Come si diceva, ancor prima dei gol, ciò che stupisce del rendimento di Gyökeres è l’incredibile gamma di soluzioni che il suo gioco è in grado di offrire. Da numero 9 moderno, alla Harry Kane, pur senza voler avanzare alcun paragone, il centravanti dello Sporting sa rivelarsi decisivo non solo nei pressi della porta avversaria, ma a tutti i livelli della fase offensiva. Punta mobile, estremamente intelligente e incisiva nel dialogo con i compagni, lo svedese vanta statistiche eccellenti in tutti i campi del gioco d’attacco.
Dotato di una struttura fisica notevole (1,87 cm per 90 kg), l’ex Coventry sa ben combinare forza e velocità, risultando efficace anche con i movimenti sull’esterno del campo, sfruttati per colpire con i tagli verso l’interno o per fare spazio ai compagni. Per quanto sia un meraviglioso finalizzatore, infatti, l’attaccante dello Sporting eccelle anche negli assist. Sono già 5, in stagione, i passaggi vincenti realizzati, per una media di 0.37 ogni 90’ (98° percentile).
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A favorire le sue doti nel dialogo con i compagni è anche il sapiente uso del corpo che la nuova gemma del calcio svedese sa fare. Dominante spalle alla porta, Gyökeres è implacabile contro i blocchi difensivi bassi e riesce a toccare moltissimi palloni in area, trasformandoli poi in oro (gol o assist). Sono infatti 7.96 i tocchi a partita nell’area offensiva (99° percentile), 11.6 i passaggi progressivi ricevuti (99° percentile) e 4.45 quelli effettuati (ancora 99° percentile). Statistiche che rivelano la sua completezza e, soprattutto, lo rendono un pericolo costante, in ogni situazione, per le difese avversarie.
Gyökeres – Premier, rimpianto e futuro?
Di fronte a certi dati, inevitabilmente sorge una domanda. Dove potrà arrivare in futuro la stella dello svedese? Per caratteristiche fisiche e tecniche, l’esito naturale del suo percorso sembrerebbe essere la Premier League. Questa considerazione chiama in causa, però, un’altra riflessione e cioè la scarsa lucidità delle società inglesi nel lasciarlo andare via. Considerate le possibilità economiche di tutti i club di massima serie, aver ignorato la crescita di Gyökeres – permettendogli di migrare in Portogallo – è stato un errore di sicuro grave.
Quando ci sono soldi e prospettive, però, rimediare agli sbagli è senz’altro più facile. Per questo, in virtù dello status ormai raggiunto dal ragazzo e dal possibile impatto che le sue doti sembrano certificare, è altamente probabile che le big inglesi (il Tottenham?) decideranno di fiondarsi su di lui nel corso del prossimo mercato estivo. D’altra parte, un eventuale passaggio in Inghilterra andrebbe a certificare il giudizio lusinghiero di un allenatore che oggi milita in Premier e che pochi mesi fa aveva tessuto le lodi del centravanti di Stoccolma. Quell’allenatore è Vincent Kompany, guida tecnica del Burnley, ma soprattutto allievo di Pep Guardiola. Uno che sa fiutare, quindi, potenzialità e valore.
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