Non è una semplice storia, è qualcosa di più. Le favole rimangono impresse perché i più umili possono rivelare le loro qualità al mondo. E il Kolos Kovalivka non è stato da meno.
Tutti noi siamo cresciuti con le canoniche favole della buonanotte. Da piccoli ci è concesso sognare: la vita è lieve, pensare in grande è giusto e lecito. E chissà, magari i sogni prima o poi si realizzano. Devono averlo immaginato anche alcuni ragazzi in un piccolo villaggio di 1.500 anime sperduto nell’Oblast di Kiev, a poco più di 70 chilometri dalla capitale. Correva l’anno 2012 quando venne fondato il club amatoriale del Kolos Kovalivka. Correva l’anno 2020 quando il Kolos Kovalivka realizzò i suoi sogni nella prima stagione nella massima serie.
C’era una volta il Kolos Kovalivka
Corrono voci e racconti nelle piane intorno alla capitale. Alcune di queste riguardano la nascita di un piccolo paese, sorto su uno stagno vicino al fiume Kamianka. Si dice che il fondatore fosse stato un leggendario fabbro, chiamato Myza Nazarenko, che vi si stabilì agli inizi del Cinquecento. Da allora, la vita scorse tranquilla a Kovalivka: sotto il placido controllo del consiglio rurale, poco è avvenuto nel villaggio fino al 2012.
Quest’anno vede, infatti, la nascita di un piccolo club, il Kolos Kovalivka, destinato nelle intenzioni a competere solamente nelle leghe amatoriali dell’Oblast di Kiev. Eppure, fin da subito il Kolos non sembra essere un club come gli altri.
Anni nelle leghe minori: 3.
Partite giocate: 82.
Partite vinte: 69.
Campionati vinti: 3.
Il club nato nel villaggio delle storie è destinato a forgiare la propria leggenda.
L’eroe, in questo caso, ha molto di ordinario però. Si chiama Ruslan Kostyshyn, ha 37 anni ed è un ex calciatore professionista. Oltre 270 presenze nella massima serie nazionale, con tanto di 26 goal e un ruolo di tutto rispetto in un club, il Dnipro, che avrebbe scritto altre pagine di sport memorabili in Europa League. Kostyshin si è ritirato nel 2012 ed ha intrapreso la carriera da allenatore partendo dai bassifondi del calcio ucraino nel 2014. Sceglie proprio il Kolos. Basta un anno con i suoi nuovi giocatori per convincersi che i tempi siano maturi per il salto di categoria.
L’inizio dell’avventura
È il 2015. Il Kolos ha appena concluso il campionato amatoriale, giungendo al terzo posto. In questo campionato si mette in luce un altro protagonista della storia, Oleksandr Bondarenko. Oleksandr si è formato calcisticamente a Kiev, così come il suo allenatore Kostyshyn. Non ha avuto, però, la sua stessa fortuna. Perlomeno fino al 2014, anno in cui viene ingaggiato part-time dal Kolos. Nel 2015 è capocannoniere del suo girone, a fine competizione sarà uno dei migliori del torneo. Il Kolos Kovalivka sfiora solamente la vittoria del campionato, al termine del quale arriva una chiamata dalla Federazione ucraina. Il Kolos Kovalivka ha ottenuto lo status di club professionistico. Eccolo, il punto di svolta. Eccolo il momento in cui i nostri eroi prendono coscienza di sé e si accingono a costruire la propria storia.
Seconda Lega ucraina, terza serie del sistema calcistico nazionale. Nel bucolico paese di Kovalivka ancora si stenta a crederci. Si fa finalmente sul serio: il Kolos accetta la sfida. La stagione 2015-16 è trionfale sotto ogni aspetto. Se è già complicato far bella figura nella stagione d’esordio tra i professionisti, immaginate quanto arduo sia addirittura scalare la classifica fino al vertice. Il Kolos vi riesce. E non sarà l’ultima volta. Capocannoniere della competizione? Ovviamente Oleksandr Bondarenko. Di gol ne realizza 20, di cui solo uno dal dischetto. Allenatore dell’anno? Ovviamente Ruslan Kostyshyn. Il Kolos Kovalivka è in Persha Liga, seconda serie. Anche questa storia circolerà nelle piane vicino al fiume Kamianka.
Un sogno ad occhi aperti
Si dice che il tre sia un numero magico. In tutte le grandi storie, tende ad esserci sempre. Servono 3 anni al Kolos Kovalivka per divenire un club professionista. Ne servono altri 3 per raggiungere la terza promozione, quella in massima serie ucraina. Nel 2017 e nel 2018 il club chiude sempre al quinto posto in seconda serie, ma nel 2019 arriva la svolta. 54 punti raccolti in campionato, secondo posto finale, sarà dunque spareggio decisivo contro il Chornomorets Odessa. Andata nella caotica città affacciata sul Mar Nero, risultato finale 0-0. Ritorno nella ben più tranquilla Kovalivka. Doppietta di capitan Vitaliy Havrysh, il Kolos vince 2-0 e si assicura la promozione nella Premier League ucraina.
Kovalivka è la più piccola città – fa strano chiamarla così – che abbia mai avuto una squadra nella massima serie ucraina. La maggior parte dei calciatori del Kolos non si sarebbe mai immaginata di poter affrontare, un giorno, giocatori del calibro di Taison, Marlos, Konoplyanka oppure Tsygankov. Eppure il piccolo club si fa valere all’esordio nella Premier League ucraina: si qualifica tra le prime 6 del campionato, chiude a 32 punti e può addirittura giocarsi l’Europa, dopo essersi tolto anche delle soddisfazioni, come la storica vittoria per 2-0 sulla Dynamo Kiev. La riscossa della provincia.
E vissero tutti…
Il destino del Kolos Kovalivka sarà definito in cinque giorni. Kostyshyn affronta dapprima il suo passato, o perlomeno quel che ne resta: il primo avversario è l’SK Dnipro-1, il nuovo club di Dnipropetrovsk, all’esordio in massima serie come il Kolos. Il Dnipro-1 ha totalizzato 43 punti in totale, ben undici in più degli avversari. Ma sul campo è un’altra storia. Doppietta di Denis Antyuh, gol di Morozko e Orzechowski: arriva uno splendido 4-1. Il Kolos Kovalivka è in finale dei play-off per l’Europa League. Ultimo ostacolo sarà il Mariupol, che ha vinto per 1-2 sulla più quotata Oleksandria.
29 luglio 2020, NSC Olimpiyskiy di Kiev. Si gioca Kolos Kovalivka-Mariupol. In palio c’è l’Europa, c’è la storia di un piccolo club che solamente 5 anni prima esordiva nei campionati amatoriali nazionali e che oggi è ad un passo dal compiere una delle più incredibili storie sportive di sempre. Ne hanno fatta di strada i nostri eroi. L’arbitro Eugene Aranovsky dà il via ad un match teso e complicato: la pressione si sente, sembra di assistere ad una partita di scacchi, ad una gara di nervi. Il Kolos gioca meglio, ha più chance, ma i tempi regolamentari si chiudono a reti bianche. Passano cinque minuti dall’inizio dei tempi supplementari. Azione di Volodymyr Lysenko, palla a Denis Antyuh. Si gonfia la rete: il Kolos è passato in vantaggio. È il gol numero tre di Antyuh in questi play-off, una rete magica sotto tanti aspetti. Soprattutto perché, al triplice fischio dell’arbitro, il Kolos Kovalivka è qualificato per l’Europa League.
Da oggi, a Kovalivka, nuove leggende circoleranno sulle rive del fiume Kamianka. Da oggi, il Kolos Kovalivka è nella storia del calcio. La squadra di un paese di 1.500 persone lotterà per l’Europa League nella prossima stagione. Mai smettere di sognare.
Su Sottoporta il meglio del calcio internazionale: Thomas N’Kono, l’ispiratore
Foto di copertina tratta da: Donetsk Way – account Twitter