18esima giornata di Vysejsaja Liha in Bielorussia. FC Gorodeja-Belshina Bobruisk è stata una partita incredibile. Forse la più pazza dell’anno.
In Bielorussia, la Vysejsaja Liha è partita regolarmente lo scorso 19 marzo, in piena pandemia da coronavirus. Niente restrizioni, partite giocate regolarmente, e col pubblico. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, in carica dal 1994, ha minimizzato il virus e dunque il campionato di calcio è cominciato come da programma.
Uno scontro salvezza
BATE Borisov, Soligorsk e Neman molto probabilmente si giocheranno il titolo fino alla fine, ma anche uno scontro salvezza alla 18esima giornata può entrare nella storia del calcio. È il caso di FC Gorodeja-Belshina Bobruisk. Quartultima contro ultima. Una partita pazza. Il Belshina, neopromosso dopo aver vinto la Serie B bielorussa, è stato fondato nel 1976 come Shinnik Bobruisk e nel 1996 ha cambiato denominazione per come lo leggiamo oggi. Gli anni d’oro sono stati a fine anno 90’/inizio 2000, con il titolo di campioni di Bielorussia conquistato nel 2001, oltre ad aver alzato per tre volte la Coppa di Bielorussia (1997, 1999, 2001).
Meno tradizione hanno i padroni di casa, che sono nati nel 2004 come squadra di futsal, esordendo nel massimo campionato bielorusso solamente nel 2015. Giocano le loro partite casalinghe allo Stadio Haradzeja, il nome della città, e possono ospitare poco più di 1500 persone. È proprio allo stadio Haradzeja che è andata in scena una partita a dir poco incredibile.
Un finale incandescente
Durante il primo tempo succede veramente poco, pochissimo. E anche nel secondo tempo, il risultato non sembra volersi sbloccare dallo 0-0. I minuti di recupero sono un bel po’, ma nessuno si sarebbe aspettato un finale di match così thrilling. Un giocatore del Belshina commette un fallo dentro la propria area. È calcio di rigore. Al 95′, sul dischetto, tocca all’esperienza del difensore serbo Milan Joksimovic. Il 30enne non sbaglia e diventa così il sesto marcatore diverso in stagione del Gorodeja.
Il Belshina prova allora l’impossibile, gettandosi in avanti alla ricerca di un pareggio dalla vitale importanza. E, al 98′, arriva l’1-1 dell’attaccante Leonid Kovel. Clamoroso. Una beffa atroce per i padroni di casa, che pregustavano già i tre punti. Finita? No. È il bello del calcio: fin quando l’arbitro non fischia tre volte, può succedere di tutto. Con tanta fretta, i giocatori del Gorodeya tentano l’ultima azione del match.
La fortuna vuole che la palla arrivi all’altro serbo della squadra, Lazar Sajcic, che la insacca, al novantanovesimo minuto! È il sesto goal in campionato per l’ala cresciuta nel Partizan Belgrado, che diventa attualmente il capocannoniere della squadra insieme al compagno Arkhipov. Il destino vuole che la partita finisca 2-1, con tre goal dal 95′ in poi. Forse possiamo eleggere già Gorodeja-Belshina di Vysejsaja Liha come partita più pazza dell’anno.
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Fonte copertina: Instagram