Una delle favole più belle e brevi del gioco del calcio: la vittoria del campionato del Racing White Daring Molenbeek
Il campionato belga è da sempre dominato dalle stesse squadre: Club Bruges, Anderlecht, Genk, Standard Liegi e ultimamente anche il Gent. È raro vedere grandi imprese, probabilmente a causa del divario troppo ampio tra le formazioni di alta e bassa classifica. Nonostante ciò, nella stagione 1974/75 è andata in scena una cavalcata magica, che ha portato una società neonata al primo posto della Pro League. Parliamo del Racing White Daring Molenbeek, meglio conosciuto come RWDM.
La nascita del Racing White Daring Molenbeek
Facciamo un passo indietro: il 1° luglio 1973, nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles, nasce il Racing White Daring Molenbeek (RWDM) dalla fusione del Royal Racing White e del Royal Daring Club de Bruxelles. Il luogo in cui sorge questa squadra è il lato più povero e sinistro della capitale belga, dove si hanno numerosi problemi di disoccupazione, abbandono scolastico ed emarginazione. Non è perciò il miglior posto dove giocare a calcio, ma la neonata società diffonde speranza e gioia, anche se per un tempo limitato.
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Il primo esordio dell’RWDM nel 1973
L’RWDM nel 1973 si presenta alla sua prima stagione con in panchina Felix Week, ex portiere e stella dell’Anderlecht dal 1950 al 1961. Il belga era già il tecnico del Royal Racing White prima della fusione, con cui ha raggiunto la quarta posizione e la qualificazione alla Coppa Uefa. Viene raccontato come un allenatore che colpisce per il suo continuo silenzio, forse per lasciare che i suoi giocatori facciano parlare il campo.
L’esordio nella massima lega è dei migliori: 3 sconfitte in 30 partite e terzo posto in Pro League, a pari merito con l’Anversa. Nonostante i grandi risultati, in Belgio nessuno si preoccupa dei Les Coalisés, ma ciò che non sanno è che sta nascendo una grande squadra.
La formazione dell’RWDM campione del Belgio
La stagione 1974/75 è quella della definitiva consacrazione per il Racing White Daring Molenbeek. La formazione di Week scende in campo con un classico 4-3-3 particolarmente offensivo. La linea di difesa di fronte al portiere Nico De Bree è formata da Dumon, De Sanghere, Bjerre e Maurice Martens, mitica Scarpa d’Oro belga del 1973. Il tridente d’attacco è composto da Nielsen, Wellens e Teugels, con in panchina l’ottimo rincalzo Koels da utilizzare in tutti e tre i ruoli. A centrocampo, invece, si muovono Stroybant, Polleunis e la stella della squadra, nonché numero 6, Johan Boskamp. In particolare, la carriera dell’olandese trasuda resilienza: è la storia di un ragazzo dal passato molto difficile che è arrivato ai vertici del calcio europeo.
La storia di Johan Boskamp: il leader dal passato difficile
Johan Boskamp è il vero centro del mitico RWDM della stagione 1974/75. Il campione olandese nasce a Rotterdam in un borgo molto difficile, dove il rispetto si guadagna facendo a pugni. Data questa sua provenienza forse il piccolo e malfamato quartiere di Molenbeek era proprio nel suo destino. A soli 16 anni lascia la scuola, cominciando a lavorare per un grossista di frutta della città specializzato nel commercio di banane. Il suo sogno però è quello di giocare a calcio, e il Feyenoord decide di puntare su di lui dopo averlo visto all’opera.
Il rapporto tra Boskamp e il Feyenoord è di amore e odio. L’olandese ha un carattere forte e molto grintoso, forse fin troppo. In 8 stagioni con i biancorossi colleziona solamente 102 presenze e 14 reti in campionato, oltre a numerosi litigi con gli allenatori. È infatti un calciatore tanto forte quanto difficile da gestire, per questo le sue enormi qualità tecniche e tattiche non gli consentono di affermarsi a pieno in Olanda. Nel 1974 arriva perciò la chiamata del Racing White Daring Molenbeek, a cui risponde presente. In campo è il leader della squadra: termina la stagione con 33 presenze e 5 reti, che gli valgono la Scarpa d’Oro belga del 1975.
Stagione 1974/75: la vittoria del titolo dell’RWDM
Nel maggio 1975 si compie il miracolo in Pro League: una squadra sconosciuta come il Racing White Daring Molenbeek è riuscita a vincere il campionato. I dati parlano di un dominio della formazione di Felix Week con 61 punti, 92 gol fatti (miglior attacco) e 39 gol subiti, con il primo posto blindato 9 punti sopra la seconda e la terza. Il tutto condito poi da 25 vittorie, 11 pareggi e solamente 2 sconfitte, che hanno permesso alla squadra di Bruxelles di ottenere la qualificazione in Coppa dei Campioni.
Racing White Daring Molenbeek: una realtà europea
Dopo la splendida cavalcata in campionato, il Racing White Daring Molenbeek cerca di rimanere ad un livello alto, sostituendo innanzitutto Chris Stroybant con la leggenda Paul Van Himst dall’Anderlecht, uno dei migliori talenti che il Belgio abbia mai avuto. L’RWDM termina la stagione successiva al trionfo al terzo posto, venendo eliminati però dalla Coppa dei Campioni dall’Hajduk Spalato dopo solo due turni.
L’anno successivo è ancora delusione in campionato, ma con una discreta soddisfazione in Europa. Infatti la formazione di Felix Week riesce a raggiungere il quarto posto in Pro League, rimanendo fuori dalle competizioni europee la prossima stagione. In Coppa Uefa però i belgi riescono ad arrivare in semifinale contro l’Athletic Bilbao, battendo il Naestved, il Wisla Cracovia, lo Schalke 04 e il Feyenoord. Solo la differenza reti eliminerà l’RWDM, con gli spagnoli che in finale affronteranno la Juventus di Trapattoni.
Il declino e la fine dell’RWDM
La stagione 1977/78 segna il primo inesorabile declino del Racing White Daring Molenbeek: la squadra di Felix Week è ormai in calo e termina l’annata al settimo posto. L’anno seguente è ancora una delusione, concluso alla quinta posizione in Pro League. Alla fine, nel 1984, arriva la prima grande retrocessione della società di Bruxelles, che nei successivi campionati rimarrà nell’anonimato fino a scomparire totalmente. Nel 2002, infatti, a causa di enormi problemi economici, l’RWDM raggiungerà il fallimento, rinascendo nel 2003 grazie ad un appassionato gruppo di tifosi. Il nuovo RWD Molenbeek 47 risalirà dal fondo solo fino alla terza serie belga, non riuscendo mai a tornare ai vecchi e gloriosi fasti di un tempo.
Ormai non è rimasto più niente del mitico RWDM che tanto aveva fatto sognare e gioire un quartiere. Il calcio è andato avanti, ma chi ha assistito a quella stagione non si dimenticherà mai di una delle favole più brevi e belle del gioco. Dal niente al tutto e viceversa: una meravigliosa meteora che in pochi conoscono chiamata Racing White Daring Molenbeek.
Immagine di copertina realizzata da PSM Sport, base tratta da Instagram Racing White Daring Molenbeek
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