In Austria, anche questa stagione, sembra continuare il solito dominio del Red Bull Salisburgo…
Anche quest’anno, il Salisburgo. Siamo alle prime battute della Tipico Bundesliga, ma nessuna delle 11 squadre presenti può infastidire realmente la squadra della Red Bull. L’esempio più pratico per dimostrare questa tesi, oltre al fatto di avere una rosa quattro volte più preziosa del LASK o del Rapid Vienna, è la partita della seconda giornata di campionato contro l’Altach.
Una rimonta facile
La squadra del Land Vorarlberg l’anno scorso è terminata quinta dopo la Poule scudetto e si è fermata in semifinale nei play off di Europa League. Insomma, una squadra di metà classifica attrezzata per raggiungere un posto in Europa. Sabato, alla Red Bull Arena, al 6′, il difensore centrale brasiliano Andre Ramalho, che in teoria dovrebbe essere uno dei più esperti della squadra, si fa espellere. Al 33′ Johannes Tartarotti su assist di Anderson sigla il vantaggio dell’Altach. Un risultato inaspettato dopo mezz’ora.
Ma è proprio con il vantaggio dell’Altach che il Salisburgo cambia marcia in campo. Nessuna sostituzione, si continua così, e si deve attaccare a tutti i costi. Ecco allora che neanche due minuti dopo il Salisburgo conquista un rigore, calciato e realizzato da Dominik Szoboszlai. Al 40′ i biancorossi la ribaltano clamorosamente con la punta zambiana Patson Daka. Anche con un uomo in meno fin dai primi minuti di gioco, il Salisburgo dilaga all’inizio del secondo tempo con Koita e Kristensen. Dopo il goal del 4-1, al 64′, avviene la prima sostituzione dell’allenatore Jesse Marsch: fuori Szoboszlai, dentro il difensore Onguene. Per preservare il risultato…
L’Altach può contare alla fine di aver avuto un possesso pallo più elevato e più passaggi realizzati correttamente, ma ciò non è bastato. Una partita che dimostra l’assoluta superiorità del Salisburgo e la pochezza delle avversarie, in questo caso l’Altach, che non è riuscita a sfruttare l’occasione dell’uomo in meno e il vantaggio iniziale. Rapid Vienna, LASK Linz, Wolfsberger, Austria Vienna e tutte le altre dovranno ingegnarsi tanto per cercare di spezzare un monopolio che dura dal 2013/2014.
Le mosse del Salisburgo
Salutato Haaland lo scorso inverno, la punta di riferimento è ormai diventata, a pieni voti, Patson Daka. Il classe ’98 è un autentica forza della natura e questa stagione vuole migliorare lo score di 24 reti messe a segno nello scorso campionato. Ad affiancarlo il maliano Sekou Koita, 21 anni a novembre e alla prima stagione da vero protagonista con il RBS. In attacco attenzione ai tedeschi Mergim Berisha e al 2002 Karim Adeyemi, che ha fatto vedere cose interessanti in UEFA Youth League nella scorsa stagione insieme al centrocampista croato Luka Sucic. La stella rimane ancora il magiaro Dominik Szoboszlai, che è rimasto nonostante il corteggiamento di mezza Europa. Il suo cartellino a fine stagione non potrà che aumentare.
Un nome inaspettato che può esplodere da qui fino a fine stagione è quello di Noah Okafor, 20enne svizzero arrivato a gennaio dal Basilea. L’unica cessione “dolorosa” dell’estate è stata quella di Hwang Hee-Chan, 24enne sudcoreano, andato ai “cugini” del Lipsia. Le entrate sono state prevalentemente tre: il difensore centrale Oumar Solet dal Lione (4,50 milioni di euro), il 18enne mediano Tijani dai nigeriani del Collins Edwin e il trequartista maliano Mamadou Sangare. Gli ultimi due sono stati mandati in prestito a farsi le ossa rispettivamente all’Hartberg e al Liefering, la squadra satellite del Salisburgo. In compenso sono stati promossi il già citato Sucic, il compagno di reparto Seiwald, la punta Adamu e il terzino destro Dedic. Si prospetta un’altra stagione da protagonisti indiscussi in Austria per il Salisburgo, con l’intenzione di emergere anche in Europa.
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Fonte copertina: IG Red Bull Salzburg