Patrick Cutrone è stato l’acquisto last minute del Valencia per rafforzare il proprio reparto offensivo. Gli altri valenciani tricolore?
Cristiano Lucarelli
L’attaccante livornese ha vestito molte maglie italiane – tra cui soprattutto quella della sua città – lasciando sempre il segno. Prima si è fatto conoscere durante il prestito al Padova ed aver assaggiato la Serie A con l’Atalanta di Mondonico. Poi nel 1998 Lucarelli viene venduto al Valencia. Lì trascorre la sua prima stagione fuori dalla Penisola. Si trattava del primo Valencia di Claudio Ranieri – che tornerà alla guida dei Pipistrelli nel 2004 – il quale a fine stagione si porterà a casa la sesta Coppa del Rey della storia del club.
Cristiano esordisce con il Valencia già il 18 Luglio nel terzo turno della Coppa Intertoto e si fa notare segnando un gol nella finale di ritorno contro il Salisburgo. Tutto inutile: la conta delle reti alla fine premia gli austriaci. Per Lucarelli saranno in tutto 3 i gol segnati con la maglia del Valencia: il primo in Coppa Uefa contro lo Steaua Bucarest, poi l’unico sigillo in Liga contro il Real Zaragoza e quello già citato in Coppa Intertoto.
Nonostante la Coppa di Spagna conquistata e la possibilità di aver maggiore spazio, l’attaccante preferisce tornare in Italia. Dall’estate del 1999 sarà un nuovo giocatore del Lecce appena promosso in Serie A e ne diventerà il miglior marcatore in quella stagione, con 15 gol in 30 presenze.
Bernardo Corradi
L’attuale CT della Nazionale Italiana U-17 esordisce in Serie A nel 1999 con il Cagliari, ma i primi gol li trova nel nuovo millennio con la maglia del ChievoVerona dei sogni, che conduce fino al glorioso 5° posto del 2002 grazie alle sue 10 reti. Dopo il minutaggio quasi nullo all’Inter e l’esplosione in un anno e mezzo alla Lazio, Corradi trascorre una stagione fuori dall’Italia aggregandosi al Valencia di Claudio Ranieri nel 2004, a braccetto con un altro bomber italiano, Marco di Vaio.
In due mesi Bernardo trova sia il primo gol con il club spagnolo, aprendo i giochi nell’1 a 5 su campo del Deportivo La Coruña, sia il primo centro in Champions League, decidendo la sfida in trasferta contro l’Anderlecht.
Fra campionato e coppe Corradi collezionerà 32 presenze. Va a segno 5 volte. L’Italia lo accoglie l’anno dopo quando si accasa in prestito al Parma, dove tornerà nel 2007 dopo una parentesi al Manchester City. In Serie A, Corradi giocherà ancora con Reggina e Udinese, prima di chiudere la propria carriera in Canada con il Montréal Impact nel 2012.
Marco di Vaio
Prima di diventare bandiera e attuale dirigente del Bologna, Di Vaio gira l’Italia alla ricerca di sé stesso: prima di diventare l’idolo del Dall’Ara, in Serie A veste i colori di Lazio, Parma, Genoa, Salernitana e Juventus. Ed è proprio in seguito al biennio con i bianconeri – con cui pur non trovando tantissimo spazio, si rivela decisivo in alcune partite – che Di Vaio oltrepassa per la prima volta il confine italiano per accasarsi in Spagna.
Fra i giocatori citati, Marco Di Vaio è quello che ha trovato ricavato maggior fortuna dall’esperienza valenciana. Nella prima stagione con i Murcielagos, durante la quale forma una coppia d’attacco tutta italiana con Corradi, l’attaccante romano raccoglie 14 gol in 49 presenze totali.
Di Vaio si presenta ai nuovi tifosi segnando al Porto una delle due reti che consegnano la seconda Supercoppa Uefa al Valencia guidato da Ranieri. Un titolo che, dalle parti del Mestalla, mancava da 24 anni. Pochi giorni dopo segnerà anche il primo gol in Liga, con il San Mamés di Bilbao a fare da sfondo. Nella seconda stagione, con il cambio in panchina in favore di Quique Sánchez Flores, nonostante le buone prestazioni offerte, non troverà più alcuno spazio nello scacchiere tattico del Valencia.
Se ne andrà a gennaio per una stagione in prestito al Monaco, per poi tornare in Italia e conquistare la promozione in Serie A con il Genoa. Troverà la propria dimensione e l’affetto della tifoseria sotto al cielo di Bologna.
Francesco “Ciccio” Tavano
Dopo aver scritto la storia dell’Empoli tra Serie A e Serie B, essendo ancora oggi miglior marcatore all time per il club toscano con 120 reti, Tavano scopre i progetti Erasmus nel 2006 e si incammina zaino in spalla verso la Spagna, in un Valencia pieno di talenti quali Morientes, Villa e David Silva.
Solamente a Novembre trova la prima presenza sia con la maglia del Valencia sia in Champions League, in una gara valevole per i gironi contro l’Olympiacos vinta 2 a 0. In tutto collezionerà 6 gettoni con gli spagnoli – pochi minuti e 0 gol all’attivo – tra cui la seconda partita di Champions della sua carriera in occasione della sfida contro la Roma, che a gennaio lo preleverà in prestito senza tuttavia esercitare il riscatto a fine anno.
“L’Empoli preferiva vendermi all’estero ma forse sarebbe stato meglio restare in Italia e scegliere la Roma. Peccato”
Ciccio Tavano
Senza compilare il Learning Agreement previsto dal proprio piano di studio, Ciccio tornerà in Italia per ritrovare affetto e gol nella piazza del Livorno, di cui diventerà anche capitano tra il 2007 e il 2011. Attualmente, a quasi 42 anni, calca i campi della Serie D difendendo i colori del Prato.
Simone Zaza
L’ultimo delantero italiano, prima di Cutrone, ad aver indossato la maglia del Valencia. La storia di Zaza è simile a quella del già citato Marco Di Vaio, ossia quella di un’eccellente alternativa fra le riserve della Juventus, costretto a cambiare aria a causa della concorrenza troppo feroce. Dopo una prima fallimentare esperienza oltremanica al West Ham – mezza stagione in Premier League e 0 gol segnati – Zaza torna nel gennaio 2017 alla Juventus, che lo gira nuovamente in prestito, questa volta al Valencia.
In una stagione e mezza Zaza risplende come ai tempi del Sassuolo. E va a segno 19 volte in 59 gare. Il primo gol in Liga lo segnerà all’Athletic Bilbao – non era successo lo stesso a Di Vaio? – ma nella mente degli aficionados spagnoli rimarrà memorabile il fantastico gol segnato nel turno successivo al Real Madrid nella vittoria del Mestalla per 2 a 1, il 22 febbraio.
Zaza viene riconfermato e riscattato dal Valencia per la stagione successiva. Lui si dimostra capace di segnare a volontà e con costanza. Il desiderio di tornare in patria è forte, tanto che alla fine dell’anno Simone accetta l’offerta del Torino, che lo riporta così in Serie A.
Le cose non andranno esattamente come si era auspicato. Troppo poco lo spazio ottenuto anche a causa di un atteggiamento troppo focoso e qualche cartellino rosso di troppo. Nella stagione 2019/2020 ci si mettono anche i problemi muscolari a tarpare le ali ad una carriera che poteva spiccare voli più alti, ma che, invece, si è sciolta come cera al sole.
Patrick Cutrone
L’ex Milan e Wolverhampton per il momento ha avuto poche occasioni di mettersi in luce con il nuovo club – 32 minuti complessivi contro Athletic Bilbao e Real Madrid – ma, visto lo scarso goal appeal di Maxi Gomez e Gameiro in questa stagione, presto potrebbero essergli affidate le chiavi dell’attacco valenciano. Sulle orme di chi è stato prima di te, Adelante Patrick!
Per Sottoporta, tutto il meglio del calcio internazionale – Analysis: Porto – Juventus
Fonte foto Copertina: Instagram Patrick Cutrone