Categorie
Spagna

Il Villarreal e i suoi 100 anni

Il Villarreal ha compiuto 100 anni: viaggiamo insieme al “Sottomarino giallo”, una delle squadre più amate in Spagna e non solo.

Il Villarreal nasce nel 1923 come Club Deportivo Villarreal, che scomparve quasi 20 anni dopo. Nel 1942 fu costituita una nuova squadra, il Club Atlético Foghetecaz, che cominciò a gareggiare nelle categorie regionali e solo nel 1954 arriva la denominazione che tutti conosciamo, ovvero il Villarreal Club de Fútbol. Una storia che inizialmente va a rilento, considerando anche che il Sottomarino Giallo esordisce in Seconda Divisione solo nella stagione 1970-71. Una storia senza gloria né sussulti. Almeno fino al 1997, l’anno della svolta.

PSM SPORT È MEDIAPARTNER DI SOTTOPORTA, VISITA IL SITO WWW.PSMSPORT.IT

Sogni in piastrelle gialle di ceramica

Vila-real è stata fondata nel 1274 dal re Giacomo d’Aragona per certificare la Reconquista cristiana della Spagna dopo l’occupazione musulmana dei secoli precedenti. La città ha vissuto per anni all’ombra della grande e vicina Valencia, fondando la sua economia sulla produzione di arance. Fin quando, nella seconda metà del secolo, è arrivata ad ottenere una forte e quanto mai inattesa notorietà.

Col boom economico e industriale post seconda guerra mondiale, infatti, l’attività commerciale della città ebbe una metamorfosi importante, portando Villarreal a diventare entro la fine degli anni ‘90 il più grande centro di produzione di ceramica di Spagna e d’Europa, anche grazie al successo continentale riscosso negli anni dalle “azulones”, piastrelle dalla forma quadrata o romboidale tipiche della zona e diventate un vero e proprio must dell’edilizia della seconda metà del XX secolo.

Ed è proprio in questo contesto storico, in cui le molteplici aziende cittadine del settore cercano di accaparrarsi la leadership del mercato, che ad un uomo viene un’intuizione. Lui è Fernando Roig, ed è già uno dei businessman più facoltosi di Spagna. Possiede già, infatti, la famosa catena di supermercati Mercadona, quote in altre imprese e la Pamesa Ceramica.

L’importanza di Fernando Roig

Nel maggio del 1997 acquista il Villarreal, con la lungimirante idea di portare in alto il club e contemporaneamente legare indissolubilmente la sua Pamesa alla città. Il Villarreal di quei tempi è una squadra di provincia, non ha mai disputato la Liga e vivacchia nella seconda serie.

L’unica peculiarità di una storia fin lì abbastanza anonima è l’utilizzo di un inusuale divisa gialla. Una maglia divenuta poi iconica, che darà l’appellativo di “Submarino Amarillo” al club dagli anni ‘60 in poi. Un segno di quanto i Beatles abbiano influito sulla cultura popolare del periodo.

Il 10 marzo 2023, nel giorno del centesimo anniversario dalla fondazione del club, Roig siamo sicuri penserà. Magari guarderà indietro e si stupirà, pensando all’incredibile traiettoria sportiva dei Gialli d’Europa.

Dopo la sua prima apparizione in Liga nella stagione 01/02, il club è stato capace di imporsi fra le prime otto del campionato per ben 17 delle ultime 21 edizioni. Roig, nel frattempo entrato, almeno secondo Forbes, nella ristretta cerchia dei 2000 businessman più ricchi del pianeta, ha portato il club in palcoscenici molto prestigiosi.

L’unico vero momento buio è stato nel 2012, con una sorprendente retrocessione a cui il presidente rimediò subito mettendo mano al suo portafoglio.

L’ascesa del Villarreal

Il Villarreal negli anni si è distinto per alcune straordinarie cavalcate europee. Su tutte l’Europa League 20/21. Un torneo vinto grazie ad un Gerard Moreno in formato MVP e capocannoniere del torneo. A guidarli sino alla palpitante finale con il Manchester United, vinta solo ai rigori, un vero e proprio guru della competizione, Unai Emery, alla quarta affermazione personale dopo le tre consecutive di Siviglia (2013-16).

Squadre inglesi che invece non hanno portato fortuna nelle due semifinali di Champions raggiunte dal club amarillo. Nel 2006, quando un errore dal dischetto di Riquelme allo scadere contro l’Arsenal spezzerà i sogni della truppa agli ordini dell’ “ingegnere” Pellegrini. Il cileno è stato finora l’unico allenatore straniero nella storia del club.

Sarà ancora impressa ai più la cavalcata del 21/22, in cui dopo aver eliminato le strafavorite Juve e Bayern, il Villarreal si arrese solo al Liverpool di Klopp, senza però intaccare la bontà del calcio espresso. Rara dimostrazione di come si possa competere ad alti livelli, senza ricorrere alle folli cifre dei tempi attuali. Sono adducibili ad altri infatti i fattori del successo del club di Roig.

Ogni anno il 12% del capitale viene investito nel settore giovanile e nella straordinaria Ciudad Deportiva de Villarreal, una vera e propria città del calcio, fra le più all’avanguardia e apprezzate d’Europa. 9 campi da calcio, palestre, centro analisi e residenze per calciatori delle giovanili e delle squadre riserve, che come usanza in Spagna, giocano nelle serie inferiori.

Dal nuovo millennio in poi, gli investimenti hanno cominciato a ripagare. Sono tantissimi i prodotti del vivaio che hanno rifocillato le casse della società, come Rodri o Fornals. Alla forza del settore giovanile va equiparato un lavoro sul mercato internazionale altrettanto grandioso e ramificato.

Leyendas in amarillo

Tanti i buoni calciatori passati dall’ex Madrigal nel nuovo millennio e pescati da qualsiasi continente del pianeta. Solo tra gli atleti provenienti dal Sudamerica possiamo citare gli uruguaiani Godin e Forlan, il colombiano Carlos Bacca, il brasiliano Marcos Senna (solo in seguito nazionale spagnolo). E poi gli argentini Gonzalo Rodriguez e il mito Juan Roman Riquelme.

Il Villarreal ha occhi attenti in tutti i continenti del mondo. Basti pensare che esordì in Europa con la maglia del Villarreal persino il saudita Al-Dawsari. Se ve lo stesse chiedendo: sì, proprio il castigatore dell’Argentina nella sua unica sconfitta mondiale nel 2022.

Folta anche la rappresentanza italiana ad aver calcato il prato dell’ex Madrigal. Il primo fu Tacchinardi, mentre il più decisivo sicuramente quel Pepito Rossi che è stato superato solo recentemente da Gerard Moreno quale marcatore all time del club amarillo.

Altri italiani hanno seguito la scia successivamente come Bonera, Sansone o Roberto Soriano. L’attuale calciatore del Bologna non è da confondere con l’omonimo centrocampista Bruno Soriano, recordman di presenze con la maglia del Submarino Amarillo sino all’8 settembre del 2022, quando un altro grandissimo palleggiatore quale Manu Trigueros lo ha superato con la sua 426esima presenza. Vale la pena ricordare anche un mostro sacro come Santi Cazorla, 330 presenze e 57 goal con il Villarreal.

Siamo sicuri che l’addio a sorpresa di Emery a novembre, attratto dai milioni della Premier, non abbia minato le solidissime fondamenta di un club, chiaramente poggiato su scouting e forza del settore giovanile. D’altronde a sostituirlo è arrivato Quique Setién. Scelta abbastanza logica, vista la comune filosofia di club e allenatore sulla continua ricerca della sfera e del possesso di essa.

Non ci resta allora che fare gli auguri a questa gloriosa società, sicuri, che fra altri cent’anni, ci avrà regalato tanto altro da raccontare.


Immagine di Copertina realizzata da PSM Sport, nostro mediapartner, clicca qui e visita il sito.

Base tratta dall’Instagram del Villarreal

Il meglio del calcio internazionale su Sottoporta: Intervista a…Valerio Zuddas

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *