Conferme e smentite, gioie e delusioni, risultati a sorpresa e tante curiosità: cosa abbiamo capito di questa Conference League all’alba del terzo turno preliminare.
Se non siete amanti di numeri e statistiche, di nomi esotici, di caratteri inusuali, di pronunce boccaccesche, di curiosità prive di qualsivoglia logica o senno e di incontri con un tasso di criminalità inversamente proporzionale a quello di raziocinio, avete sbagliato articolo. Non ci si può permettere di farsi trascinare da facili entusiasmi: questa è una competizione che va presa sul serio e studiata attentamente (come abbiamo fatto qui), con la stessa curiosità di un filologo di fronte ad un antico manoscritto intarsiato. Preparatevi ad una lunga sequela di nomi astrusi e di risultati davvero sorprendenti: in attesa del terzo turno preliminare, vediamo che cosa ci ha offerto fino ad ora la Conference League.
Le Federazioni già eliminate
Sono sei le nazioni già estromesse dalle competizioni europee: Bielorussia, Macedonia del Nord, Liechtenstein, Montenegro, Andorra e San Marino. I club sammarinesi sono stati tutti eliminati all’esordio; la migliore squadra andorrana è stata il Santa Coloma, che ha passato il primo turno e si è fermata solamente al cospetto degli scozzesi dell’Hibernian. Tanta amarezza per il Montenegro: Pogdorica e Dečić fuori contro il Laçi e la rivelazione Drita; il Budućnost, campione in carica, ha incassato 6 reti in due partite dai faroesi dell’HB. Il Sutjeska Nikšić ha almeno superato la prima fase, arrendendosi al Maccabi Tel Aviv dopo un incredibile pareggio all’andata. Il Vaduz, unico rappresentante del Liechtenstein, non è riuscito ad imporsi sull’Újpest all’esordio. Eppure, sono soprattutto le débacle delle prime due Federazioni sopracitate a stupire. La Bielorussia occupa il 29° posto del Ranking UEFA, mentre la Macedonia del Nord è più in basso di quattro posizioni.
Bisogna partire da un presupposto: i sorteggi non hanno premiato le squadre bielorusse. La Dynamo Brest, clamorosa vincitrice del campionato nel 2019, non ha replicato le ottime prestazioni dello scorso anno – terzo turno preliminare di Champions League e play-off di Europa League – ed è stata sconfitta dal Viktoria Plzeň. Il København ha segnato 9 gol in 180 minuti al Torpedo-BelAZ Zhodino, sorpresa dell’ultima stagione. Queste giustificazioni vengono meno con le due squadre più importanti del paese. Dopo aver vinto di misura all’andata, il BATE Borisov, la squadra più famosa di Bielorussia, ha subìto un clamoroso tracollo tra le mura amiche, cedendo 1-4 alla Dinamo Batumi. Lo Shaktyor Soligorsk, dopo essere stato eliminato dalla Champions League per mano del Ludogorets, ha perso entrambe le sfide contro il Fola Esch. Dieci partite europee tra Champions e Conference League, una vittoria e ben 9 sconfitte: queste le cifre, impietose, della Bielorussia.
Il movimento calcistico macedone è in crescita, come testimonia l’importantissima qualificazione della Nazionale maggiore all’ultimo Europeo. Eppure, i club del piccolo paese balcanico non hanno assolutamente entusiasmato. Lo Shkëndija, la più forte squadra macedone, dopo aver preso 6 gol nel primo turno preliminare di Champions League, è stato eliminato dal modesto Riga. Anche lo Struga Trim & Lum è stato eliminato immediatamente, mentre lo Shkupi è riuscito ad avanzare al secondo turno preliminare, prima di essere sconfitto dal più quotato Santa Clara. Le grandi squadre macedoni hanno fallito e rischiano di non concludere il proprio processo di rinnovamento, mentre club storicamente minori o recenti come l’Akademija Pandev rischiano di prenderne il posto.
Le Federazioni che hanno sorpreso
È stato interessante poter seguire gli exploit di alcuni movimenti calcistici minori. Un caso eclatante è l’Albania, dove Teuta Durrës e Laçi sono ancora in corsa per la qualificazione. Il Teuta ha rischiato l’eliminazione anzitempo per mano dell’Inter Club: ad Andorra, però, è arrivata la vittoria per 3-0, nonché la terza rimonta di un club albanese in Conference League. Il Laçi ne ha completata una ai danni del Pogdorica (0-1; 3-0), così come il Vllaznia contro i bosniaci del Široki Brijeg (1-3; 3-0). Considerando anche il Partizani Tirana, avanzato fino al secondo turno, le squadre albanesi sommano cinque passaggi del turno insieme.
Rimanendo nei Balcani, i club del Kosovo hanno regalato prestazioni esaltanti. Il Drita, dopo aver vinto le prime due partite, ha strappato un pareggio a reti bianche contro il blasonato Feyenoord, probabilmente il risultato più prestigioso di una squadra kosovara in Europa. Al ritorno, gli olandesi hanno ottenuto la qualificazione solo al 90′, essendo stati in svantaggio per oltre 50 minuti. Scenderà in campo per il terzo turno preliminare il Prishtina: tre gol in due partite per Endrit Krasniqi e Connah’s Quay Nomads battuti 6-5 complessimavemente. Con il Bodø/Glimt sarà dura, ma non impossibile.
Interessanti anche i casi di Lettonia e Irlanda del Nord. Tra i club baltici, quelli lettoni hanno sicuramente ottenuto il maggior numero di vittorie e di risultati di prestigio rispetto ai vicini estoni e lituani. Il Liepāja, che ha chiuso al quinto posto (su 10 squadre) la Virsliga nel 2020, ha superato il primo turno e si è arreso contro il CSKA Sofia solo ai calci di rigore, dopo due 0-0 tra andata e ritorno. Se il Valmiera ha ceduto nel derby baltico contro il Sūduva Marijampolė, in corsa ci sono ancora Rigas Futbola Skola e il Riga FC. Il RFS ha battuto in rimonta i KÍ Klaksvík e la favorita Puskás Akadémia; il Riga, invece, dopo aver perso di misura in Champions League contro il Malmö, ha avuto ragione dello Shkëndija e cercherà il miracolo contro l’Hibernian.
Mai l’Irlanda del Nord ha vissuto un’annata europea così positiva, nonostante il Glentoran e il Coleraine siano stati già eliminati nell’ultimo turno. Il Linfield retrocesso dalla Champions League ha avuto ragione del Borac Banja Luka e, pur avendo perso contro il Fola Esch all’andata, può ancora credere nell’impresa. Ancora più sorprendente è il percorso del Larne: all’esordio assoluto in competizioni europee, i biancorossi sono ancora imbattuti dopo quattro partite, avendo raccolto tre vittorie, un pareggio e il prestigiosissimo scalpo dei danesi dell’Aarhus. Da notare come anche l’Irlanda si sia distinta. Al terzo turno di qualificazioni rimangono ancora in gioco tre squadre irlandesi: Shamrock Rovers, Bohemian e Dundalk. In attesa del Tottenham, impegnato ai play-off, le squadre britanniche si sono fatte valere.
Meglio di tutti ha fatto il Kazakistan: tutte e quattro le squadre kazake sono ancora in corsa per la qualificazione e tre di queste si trovano in Conference League. Sono state tutte vittorie di prestigio. L’Astana ha segnato al minuto 121 il gol qualificazione contro l’Aris Thessaloniki; lo Shakhter Karagandy, nonostante stia vivendo una stagione travagliata in campionato, è riuscito ad emergere vincitore contro i rumeni del FCSB e il Tobol Kostanay, detentore della coppa nazionale, ha rimontato con un clamoroso 3-0 nientemeno che l’Hajduk Spalato. Dopo le imprese dell’Aktobe nel 2010 e dell’Astana nel 2015, lo scorso 29 luglio è stata probabilmente la più importante giornata nella storia del calcio kazako.
Le squadre protagoniste della Conference League
Fare una selezione delle squadre principali di questa Conference League è un lavoro crudele. Il rischio di non dare abbastanza risalto ai club che si sono maggiormente distinti finora è elevato. Sicuramente uno di questi è il The New Saints, impegnato nella sua più entusiasmante stagione europea dal 2010, quando raggiunse i play-off di EL. Con 13 reti, i gallesi sono i più prolifici di tutti, anche grazie ai 10 gol del doppio confronto con il Kauno Žalgiris. A quota 11 i lettoni del RFS, la Dinamo Batumi, dove milita il recordman Jaba Jighauri, i polacchi del Śląsk Wrocław e gli slovacchi dello Žilina, che cercano una qualificazione in Europa da dieci anni. Dalla Polonia arriva anche il Raków Częstochowa, all’esordio assoluto in competizioni europee e ancora a secco di gol fatti e subiti: nel doppio confronto con il Sūduva sono arrivati due 0-0 e sono risultati decisivi i rigori.
Due delle squadre più sorprendenti della competizione hanno già disputato l’andata del terzo turno preliminare, vincendo in ambedue i casi. Il Bohemian ha vinto 2-1 contro il PAOK Salonicco, mentre il Fola Esch si è imposto in casa del Linfield. Dopo aver deluso sia in Europa League lo scorso anno che in campionato attualmente, il Bohemian ha raccolto finora 4 vittorie e 1 pareggio in cinque partite, eliminando Stjarnan e F91 Dudelange, due vecchie conoscenze delle nostre milanesi. Dieci gol fatti due subiti per il momento: un bilancio eccellente. Dopo aver perso 5-0 contro i campioni di Gibilterra del Lincoln Red Imps, il Fola si è riscattato in Conference nonostante un sorteggio arduo contro lo Shaktyor Soligorsk, vincendo entrambi gli scontri. Per la seconda volta nella propria storia il club lussemburghese è arrivato al terzo turno di qualificazione e la possibilità di arrivare ai play-off è davvero concreta.
Il percorso dei finlandesi del KuPS – Kuopion Palloseura per i più certosini – è stato davvero assurdo. Dopo aver perso 1-0 contro gli armeni del Noah nel primo turno di qualificazioni, hanno ribaltato il parziale vincendo 5-0 al ritorno. Al turno successivo hanno incontrato l’ostico Vorskla Poltava: 2-2 a Kuopio, con i padroni di casa che trovano il pareggio al 96′ grazie a Diogo Tomas, 2-2 al ritorno a Poltava dopo 90 minuti, anzi 94, quando Urho Nissilä ha trovato il gol del pareggio per i finlandesi, e rete decisiva di Rangel a dieci minuti dalla fine dei supplementari. Rimanendo in area scandinava, l’Havnar Bóltfelag certifica l’ottimo momento del movimento delle isole Fær Øer. Sei reti al Budućnost Pogdorica, con quel 4-0 di Tórshavn che costituisce la vittoria più larga della storia del club rossonero in Europa.
Ultima protagonista scelta è il Velež Mostar. Unica rappresentante della Bosnia-Erzegovina in Europa dopo le eliminazioni piuttosto deludenti di Široki Brijeg, Sarajevo e Borac Banja Luka, il Velež ha superato entrambi i primi due turni di qualificazione. Se il doppio 2-1 contro il Coleraine non ha costituito un risultato particolarmente sorprendente, ha del clamoroso il passaggio del turno ai danni del ben più quotato AEK Athens. Vittoria per 2-1 in casa, sconfitta di misura ad Atene e lotteria dei rigori che ha sorriso ai biancorossi: un risultato storico per il club e per il paese bosniaco. C’è tanto da riflettere per l’intero movimento calcistico greco, invece: in Conference League, tutte le squadre elleniche hanno deluso. Aris e AEK sono state eliminate da avversari più deboli e il PAOK è sensibilmente a rischio.
I giocatori sugli scudi
Che siate scout di Football Manager oppure semplici esteti del bizzarro e dell’irrazionale, armatevi di penna e taccuino, siate pronti a segnarvi i giocatori che si sono messi finora in mostra. Stênio Júnior non può più migliorare i propri numeri con il Partizani Tirana. Nel doppio confronto con lo Sfintul Gheorghe, però, l’ala sinistra brasiliana ha realizzato 4 gol e 3 assist: una delle migliori performance della competizione. Darko Lemajić (4 reti e un assist) ha trascinato, insieme a Emerson Deocleciano (2 reti e un assist) e Tomáš Simkovič (5 assist, il migliore della Conference League), il Rigas Futbola Skola. Róbert Pich dello Śląsk ha realizzato due doppiette, peraltro consecutive, contro l’Ararat, così come Georgie Kelly, bomber del Bohemian. Leo Smith è stato l’arma in più del The New Saints con 2 assist e 3 gol, gli stessi realizzati da Guus Til per il Feyenoord contro il Drita.
Interessanti, dal punto di vista degli assist, le prestazioni di Lincoln per il Santa Clara, Erik Expósito per lo Śląsk, Julien Klein per il Fola Esch e Jaba Jighauri per la Dinamo Batumi, tutti a quota 3 assist. Infine, nella lista dei portieri che sono emersi in queste poche partite possiamo annoverare Serafim Giannikoglou del Sūduva, Alen Sherri del Laçi e James Talbot del Bohemian, tutti con tre clean sheets accumulati in queste qualificazioni.
Non ci resta che aspettare i prossimi turni di Conference League per aggiornare le statistiche e approfondire meglio questa competizione davvero affascinante e divertente.
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Fonte immagine di copertina: www.mskzilina.sk
Una risposta su “Cosa abbiamo capito della Conference League”
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