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Tornei per club

In&Out Champions League 1×1

I migliori e i peggiori dell’ultimo turno di Champions League.

I nostri In&Out di Champions League.

In: Maxence Caqueret

Non avrebbe potuto esserci esordio più caldo e pesante per Maxence Caqueret. Il 20enne francese si sta lentamente ritagliando un posto di riguardo nello scacchiere tattico di Rudi Garcia. Già nelle poche partite di Ligue 1 disputate i numeri sono stati incoraggianti: precisione dei passaggi sull’86% circa, 2 dribbling su 3 in media riusciti e oltre il 60% di precisione nelle palle lunghe. Nella serata di gala di Torino, Caqueret ha disputato una partita solida e concreta, mettendo più volte in crisi il reparto arretrato bianconero. 45 palloni toccati, 85.7% di precisione nei passaggi, 3 intercetti – il migliore nel Lione insieme a Marcelo -, 7 palloni recuperati – il migliore tra i francesi – e il 41% dei contrasti vinti: niente male per essere un centrocampista con spiccate propensioni offensive e alto solamente 170 cm. Caqueret ha già dimostrato che fra i grandi può starci tranquillamente. Oggi i grattacapi li ha dati ai difensori della Juventus, un domani toccherà a Rudi Garcia quando sarà il momento di scegliere gli 11 titolari: in quel caso, Maxence Caqueret reclamerà sicuramente il giusto spazio.

Bayern Monaco

Chi conosceva a inizio stagione Hansi Flick? Chi avrebbe puntato sul fatto che il Bayern Monaco sarebbe stata la squadra più temibile dei quarti di finale? Pochi, pochissimi. E invece è così. L’ex assistente di Niko Kovac ha fatto rinascere Thomas Müller, ha sistemato terzino Alphonso Davies, ha continuato a far segnare Robert Lewandowski e ha dato fiducia a tutto l’ambiente bavarese. Il Bayern vince 7 a 1 complessivamente sul Chelsea e arriva a 31 goal in 8 partite. Quasi 4 goal a partita. Una vera macchina da goal, ma ordinata in difesa e ben organizzata a centrocampo, niente da dire. In questa stagione sono soltanto due le squadre già vincitrici di almeno una Champions ad essere arrivate ai quarti di finale: Bayern e Barcellona. Indovinate chi affronterà chi ai quarti…

Leo Messi

Parte, punta, dribbla tre giocatori, cade, su rialza, tira in precarie condizioni di equilibrio, ma segna lo stesso. Leo Messi è un fenomeno e di certo non serviva la partita col Napoli per capirlo. Ci si stupisce sempre però. 27 goal in 30 partite ad eliminazione diretta per l’argentino: mai nessuno come lui. Conquista il rigore segnato da Luís Suarez, sembra imprendibile, emana classe. Vince 13 contrasti su 19, subisce 5 falli e con i dribbling riusciti fa 7/9. Leo Messi è entrato in modalità Champions League e tutto il Bayern è avvertito.

Out: Juventus

L’anno scorso ai quarti con i giovani rampanti dell’Ajax. Quest’anno con il Lione agli ottavi, che, a meno di clamorose sorprese (come vincere proprio la Champions League), non parteciperà alle Coppe europee l’anno prossimo. Altro fallimento della Juventus in Champions League, che certifica pure la scelta errata di aver preso Sarri, un allenatore poco “da Juve”, già esonerato. Nel calcio va così, non basta avere Cristiano Ronaldo o tanti soldi, sono gli episodi e la fortuna che contano in certe partite. La Juve non è stata fortunatissima al ritorno, ma è anche vero che non avrebbe dovuto perdere all’andata.

Out: Raphaël Varane

“Voglio metterci la faccia: questa sconfitta è mia. Mi prendo le mie responsabilità. Non c’è una spiegazione per i miei errori, capita nel calcio, è stata una nottata dura”. Una disamina molto pungente sulla prestazione difensiva di Raphaël Varane è fornita direttamente da Raphaël Varane stesso. Una partita pessima per il difensore francese, il quale ha accusato prepotentemente lo strapotere fisico di Gabriel Jesus, monumentale in attacco contro le merengues.

Al nono minuto Varane perde palla sulla pressione dell’attaccante brasiliano: assist comodo per Raheem Sterling, il quale deve solamente appoggiare il pallone nella porta di fatto vuota. Il difensore francese ha bissato con un altro incredibile errore al 68′: ancora in pressing Gabriel Jesus, sciagurato retropassaggio di testa del difensore francese verso Thibaut Courtois. Il brasiliano è rapido e letale, anticipa il portiere belga in uscita e consegna il gol della vittoria e della qualificazione ai Citizens. Una serata terribile per Varane, ma siamo sicuri che presto il difensore campione del mondo potrà rifarsi nuovamente in Europa.

Out: Willy Caballero

Non è più un portiere affidabile, forse lo si era capito già durante gli ultimi Mondiali. Con Kepa Arrizabalaga, fuori forma sul piano fisico e mentale, messo sul mercato, Frank Lampard contro il Bayern Monaco ha deciso di mandare tra i pali proprio il 38enne di Santa Elena. Non proprio la scelta migliore. Al Chelsea serviva un miracolo per rimontare lo 0-3 dell’andata. Dopo una decina di minuti il sogno era già svanito proprio per colpa di Willy, che ha atterrato Lewandowski, si è beccato il giallo e ha subito il goal che ha tolto ogni minima speranza di rimonta ai Blues.


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