Un talento burrascoso e impervio come la Sierra Madre messicana, sferzante e generoso, straordinariamente indolente e irrimediabilmente fuori dalle righe. Cuauhtémoc Blanco: dopo di lui, in Messico, il calcio non è stato più lo stesso. L’Ōita Bank Dome è ancora ebbro della prima esperienza mondiale quando si accinge, nel caldo pomeriggio del 13 giugno 2002, […]